Allarme amianto, asilo «sigillato» a Rovereto

Niente attività all'aperto, finestre chiuse per giorni ed un occhio costante sul fax, in attesa della comunicazione che segnerà la fine delle misure precauzionali. Questa la vita negli ultimi giorni presso la scuola provinciale dell'infanzia «Il Giardino Incantato» di via Venezia, dove è allarme amianto. Lunedì una comunicazione del Servizio Istruzione della Provincia, a firma della coordinatrice pedagogica Loredana Michellini, ha predisposto di «non svolgere attività didattica nel giardino; in via cautelativa è bene anche non arieggiare fino a diversa indicazione»

di Matthias Pfaender

Niente attività all'aperto, finestre chiuse per giorni ed un occhio costante sul fax, in attesa della comunicazione che segnerà la fine delle misure precauzionali. Questa la vita negli ultimi giorni presso la scuola provinciale dell'infanzia «Il Giardino Incantato» di via Venezia, dove è allarme amianto. Lunedì una comunicazione del Servizio Istruzione della Provincia, a firma della coordinatrice pedagogica Loredana Michellini, ha predisposto di «non svolgere attività didattica nel giardino; in via cautelativa è bene anche non arieggiare fino a diversa indicazione». Causa delle misure «un eventuale rischio legato a lavori di smaltimento di materiale dannoso per la salute».
I «lavori di smaltimento» cui la comunicazione interna faceva riferimento sono la bonifica, in corso in questi giorni, dei tetti della vicina ex Dormer (Mastertools), fabbrica in disuso. Ad allarmare i residenti e il «Coordinamento pedagogico provinciale circolo 9», che sovrintende l'attività del Giardino Incantato, la rimozione dei pannelli di Eternit dal tetto del compendio abbandonato. Un'operazione che ha destato non poca preoccupazione nei residenti, visto che i lavori, iniziati la scorsa settimana, non erano stati preannunciati. Nessuna comunicazione alla scuola, nessun avviso ai residenti. Così, quando lunedì mattina viene contattata dalle maestre della scuola dell'infanzia, allarmate per le voci di quartiere che parlano di «nuvole di polvere» che si staccano dai lastroni movimentati, la Michellini, senza altre informazioni su cui basarsi, decide per la chiusura delle finestre e l'interdizione del cortile. Le maestre, ricevuta la comunicazione, affiggono anche loro un cartello, all'entrata della struttura, con il quale avvisano i genitori delle misure in corso, invitandoli quindi a non sostare nel cortile.
Immediata, ovviamente, la preoccupazione dei genitori, che ieri mattina hanno cercato risposte, telefonando in massa al Comune e all'Apss. Le risposte ricevute avrebbero avuto l'effetto, se non di placare la rabbia dei genitori (vedi altro articolo in pagina), di limitare in parte le preoccupazioni per eventuali affetti nocivi sulla salute dei bimbi. I lavori sono infatti eseguiti da una ditta specializzata autorizzata dal ministero compentete per le bonifiche dall'amianto. I lavori sono peraltro predisposti dalla Sandvik, proprietaria del compendio fatiscente, in rispetto ad una diffida del servizio comunale Verde e Tutela Ambientale, e a seguito di un'ispezione dei tecnici comunali e personale dell'Apss. Tanto che i nuvoloni di polvere avvistati da alcuni residenti non sarebbero pericolosa «polvere d'amianto» bensì lo spray spruzzato dagli operai sui lastroni prima di rimuoverli apposta per abbattere la volatilità dei detriti di minor dimensione. Peccato che nessuno avesse comunicato il tutto ai residenti, che domenica hanno allertato la Polizia Locale, anch'essa all'oscuro di tutto. I controlli predisposti dal comandante Marco D'Arcangelo, intervenuto subito in loco, hanno certificato la regolarità degli interventi in essere. Interventi che per la loro natura non devono per legge essere preannunciati alla popolazione.
Ma le finestre al Giardino Fiorito restano chiuse. «Il Comune, nella persona del dirigente del servizio Verde Cristian Roverato, mi ha spiegato tutto - dichiarava ieri la Michellini - ma abbiamo deciso di prorogare in via precauzionale le misure di sicurezza fino a completamento dei lavori. Stiamo parlando della salute di bambini tra i tre ed i sei anni. Anche per rispetto delle famiglie, credo che una precauzione in più sia sempre meglio». E così il giardino del Giardino Incantato resta off-limits.

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