La Tares avrà fatto infuriare metà dei roveretani, l'altra metà si starà pure spaccando la testa, davanti al bidone dell'immondizia, per capire in quale sacchetto buttare rifiuti non esattamente facili da gestire. Ma i risultati, a quanto pare, sembrano buoni. A dirlo sono i numeri della differenziata di febbraio: Rovereto ha toccato quota 71,36%. Un dato che, per altro, conferma il trend di costante crescita: a gennaio eravamo già sul 67,96 %.
Evidente la soddisfazione del sindaco Andrea Miorandi e dell'assessore all'ambiente Gianpaolo Daicampi: «Un elogio va fatto a tutto il sistema città: cittadini, privati, negozi, artigiani, industrie. Questi dati confermano che tutta Rovereto crede nella bontà della raccolta differenziata e la sa utilizzare al meglio».
Aver superato la soglia del 70% posiziona Rovereto fra le prime città italiane sui 40.000 abitanti. I dati sono desunti dalla  classifica sui Comuni "ricicloni" che viene stilata ogni anno da Legambiente. Nel 2011 fra le città attorno ai 40mila abitanti comparivano Bassano del Grappa (43.716 abitanti) al 74,7% di raccolta differenziata; e San Donà di Piave (41.917 abitanti) al 70,9%. Rovereto, che sfiora ormai i 40mila abitanti, oggi sarebbe superata solo da Bassano, sempre per quanto riguarda il confronto con città con numero di abitanti simili. Nel commentare i dati, il sindaco Miorandi tiene però anche ad avvertire: «Aspettiamo qualche mese, per capire se ci troviamo di fronte a picchi eccezionali o a un trend consolidato. Certo, se leggiamo i dati degli ultimi due anni, verifichiamo che la differenziata a Rovereto è in continua e costante crescita. Teniamo presente che nel giugno 2010, appena due anni fa, eravamo solo al 58%. In due anni e mezzo abbiamo compiuto un balzo in avanti di oltre 13 punti». Ora l'obiettivo è il 75%. «Quota alla nostra portata entro l'anno» secondo Miorandi.