Sociale / Il caso

Circolo pensionati, a Riva del Garda arrivano i carabinieri: clima infuocato per il nuovo direttivo

Confermati i sei uscenti (Silvana Rosa, Marco Maule, Carlo Squarzoni, Teresa Lutterotti, Liliana Giacomelli e Marisa Perini) e tre nuovi ingressi (Ivo Castagnoli, Benito Zanoni e Carmen Cammarata). I legali di Ametrano: «Valutiamo azioni legali». La vicesindaca Betta: «Un clima effervescente»

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di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. Che potesse essere "calda" lo sapevano tutti da un pezzo. Che si fosse costretti a chiamare i carabinieri per sedare gli animi, in pochi lo avevano preso seriamente in considerazione. Eppure così è stato lunedì pomeriggio (18 dicembre) prima dell'inizio ufficiale dell'assemblea elettiva dello storico Circolo Pensionati di piazza della Costituzione, appuntamento al quale i soci erano chiamati ad eleggere il nuovo direttivo dopo le dimissioni della presidente uscente Silvana Rosa e dell'intera squadra alla luce dei rapporti tesissimi con chi in questi anni ha gestito il bar annesso al Circolo.

I carabinieri sono arrivati dopo la richiesta d'intervento di una delle due opposte "correnti": da una parte la maggioranza dei soci presenti a sostegno del direttivo dimissionario (presidente Rosa in testa), dall'altra chi invece era schierato a favore di Carmela Ametrano, già responsabile del bar del Circolo. L'intervento dei militari dell'Arma è stato solo "preventivo", tanto per far capire ai presenti di rimanere entro i limiti della legalità, e dopo alcuni minuti e un confronto anche con la vicesindaca Silvia Betta, gli stessi carabinieri se ne sono andati.

Che i lavori dell'assemblea non sarebbero stati comunque pacifici lo si era capito qualche bel minuto prima, mentre soci e anche qualche non socio arrivavano all'auditorium delle scuole medie Scipio Sighele, luogo deputato ad ospitare l'assemblea elettiva. Non sono mancati toni sopra le righe e qualche insulto, a tal punto che il presidente super-partes chiamato dall'amministrazione comunale a presiedere la seduta (l'ex senatore e sindaco Claudio Molinari) ha preferito fare un passo indietro, ha scambiato alcune riflessioni con l'assessore Grazioli e poi se n'è tornato a casa.

Dentro poi, quando a fatica la vicesindaca Silvia Betta ha cercato di far partire i lavori, le cose non sono certo migliorate, anzi. Scambi di accuse (anche penalmente pesanti), inviti ad andarsene, urla e interventi che si sono sovrapposti l'uno all'altro. «Un clima abbastanza effervescente» lo ha definito la vicesindaca Betta che ha sottolineato a più riprese la necessità di ritrovare «un clima propositivo e di condivisione. Senza questo - ha aggiunto - diventa difficile anche per il Comune concedere quegli spazi che sono spazi di tutta la comunità. Ricordatevi che siete volontari e che fate un servizio alla comunità. Azzeriamo le polemiche e le divisioni e ripartiamo col piede giusto. Altrimenti non è obbligatorio avere un altro Circolo Pensionati».

In qualche modo si è riusciti a partire coi lavori, presidente dell'assemblea è stato eletto Salvatore Mamone, la corrente a favore di Carmela Ametrano ha contestato la consegna delle schede prestampate con i nomi di alcuni candidati, quando da regolamento c'era la possibilità di depositare eventuali candidature fino a 15 minuti prima dell'inizio dei lavori. E i nomi di quella "corrente" ovviamente non c'erano. Né la vicesindaca né soprattutto la presidente uscente Silvana Rosa hanno dato una spiegazione. Tra i candidati di quella corrente c'era anche Franco Tretter che ha proposto di sospendere l'assemblea e riconvocarla senza schede preconfezionate. Proposta bocciata. Lo stesso Tretter, Ametrano e una decina di altre persone hanno così abbandonato la riunione.

L’ESITO

È stata dura ma alla fine ce l’hanno fatta. Almeno per adesso verrebbe da dire, perché i legali di fiducia della cosiddetta «corrente minoritaria» (quella guidata dall’ex responsabile del bar Carmela Ametrano) fanno sapere che stanno «valutando possibili azioni legali» in quanto non sarebbero state rispettate «ancora una volta» le norme statutarie. Si vedrà. Intanto proprio oggi pomeriggio (20 dicembre, ore 15, sala Itea in piazza Mimosa) si riunisce per la prima volta il nuovo consiglio direttivo. Il consiglio passa da sei a nove componenti, praticamente tutti coloro che hanno depositato la candidatura nelle ore precedenti all’assemblea e che figuravano sulle schede prestampate consegnate ai soci e contestate apertamente dalla cosiddetta «corrente minoritaria».

Confermati quindi i sei componenti del consiglio dimissionario: l’ormai ex presidente Silvana Rosa («Sia chiaro, io non sono disponibile per un nuovo mandato» fa comunque sapere la diretta interessata, in consiglio dal 2016), Marco Maule, Carlo Squarzoni, Teresa Lutterotti, Liliana Giacomelli e Marisa Perini. I nomi nuovi sono quelli di Ivo Castagnoli, Benito Zanoni e Carmen Cammarata. Oggi, come detto, è prevista la prima riunione ufficiale per la distribuzione delle cariche e la nomina del nuovo presidente.

Poi dovranno essere espletate alcune importanti pratiche burocratiche prima di presentare formale richiesta all’amministrazione comunale per ottenere la restituzione delle chiavi degli spazi di piazza della Costituzione e poter quindi riaprire concretamente ai soci la sede chiusa ormai da oltre due mesi dopo la “tempesta” che ha portato alle dimissione del consiglio precedente. «Il mio e il nostro obiettivo - commenta l’ex presidente Rosa - è quello di restituire ai soci una sede dove potersi ritrovare e stare insieme. Quello che ho fatto in tutti questi anni, compresi quelli di presidenza del Circolo, l’ho fatto sempre rispettando le norme dello Statuto».

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