Alto Garda / Società

«Io ti ascolto», a Riva una iniziativa dedicata a famiglie e ragazzi fragili

Ampliato a costi bassi, grazie al contributo del Rotary, il servizio promosso da Casa Mia già nel 2015 e aperto a tutte e tutti: è molto apprezzato perché in maniera delicata e rispettosa si mette in ascolto dei problemi e assieme si cerca di risolverli

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RIVA DEL GARDA. Spesso i genitori sono in difficoltà, i figli sono fragili, ci sono intoppi comunicativi, relazionali, personali o sociali; succede anche a educatori, insegnanti, nonni e il servizio Io ti ascolto di Casa Mia, avviato già nel 2015 e aperto a tutte e tutti, è molto apprezzato perché in maniera delicata e rispettosa si mette in ascolto dei problemi e assieme si cerca di risolverli. Sono circa una cinquantina le persone/famiglie che ogni anno si affacciano a Casa Bresciani sede del centro delle famiglie Aretè, in via Brione a Riva del Garda.

Vengono accolte con una tisana o un caffé in una sala che ha anche una cucina, molto informale; sono piccole attenzioni che contano per mettere le persone a loro agio e permettere di entrare in dialogo dolce con la psicopedagogista Sabrina Zanon. Non ci sono vincoli o obblighi che impegnino a partecipare a una serie di appuntamenti ma semplicemente se ne possono prenotare 1, 2 o 3 o 5, quanti ne servano e quanti si ritengano necessari.

L'appuntamento si fissa per telefono o sms al numero 328 3018228 oppure per email all'indirizzo iotiascolto@casamiariva.it. Quest'anno c'è di più: il servizio di consulenza familiare e pedagogica potrà essere ampliato e reso accessibile a tutti (il costo dei primi 2 colloqui è di 10 euro in tutto) grazie al sostegno economico del Rotary club di Riva.

Organizzato in collaborazione con il Servizio sociale della Comunità di valle Alto Garda e Ledro, Io ti ascolto ha l'obiettivo di «intercettare il disagio delle famiglie al suo manifestarsi - ha spiegato ieri mattina in conferenza stampa a casa Bresciani la presidente di Casa Mia, Maria Cristina Rizzonelli - quando intervenire è più facile in un'ottica di prevenzione, offrendo un'occasione personalizzata e riservata: un tempo di accoglienza e di ascolto per affrontare insieme a una pedagogista questioni educative o relazionali relative al proprio ambito familiare».Dall'attivazione a oggi, negli anni lo sportello ha visto crescere costantemente e diversificarsi le richieste di consulenza e sostegno, con un recente incremento dovuto agli effetti dell'isolamento e al vissuto di angoscia causati dalla pandemia di covid-19.

Alla conferenza erano presenti Mariacristina Rizzonelli, la coordinatrice del servizio Io ti ascolto Tania Fedrici, la coordinatrice del Centro famiglie Elisa Stanga e Sabrina Zanon; per il Rotary club c'erano il presidente Andrea Dalponte e Claudia De Scolari Bonatti.«Io ti Ascolto è un servizio pensato in un'ottica preventiva, è una sorta di avamposto», ha detto Tania Fedrici.«Abbiamo trovato in questo progetto - ha detto il presidente Andrea Dalponte - un'iniziativa molto importante e interessante che abbiamo deciso di sostenere». «Siamo al servizio del territorio - ha osservato Claudia De Scolari Bonatti- e a supporto delle sue esigenze. In questo caso non doniamo un oggetto ma un servizio importante che produce effetti che si riverberano sulla società in un circolo virtuoso».

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