Turismo / La svolta

Siccità del Garda, la Provincia di Trento vince contro lo spot divisivo della «barca sospesa»

L’entusiasmo dell'on. Alessia Ambrosi (Fratelli d’Italia): «Vittoria! Finalmente leva le ancore, con buona pace dell’azienda tedesca che l’ha voluta per finalità tutt’altro che green. Saremmo malpensanti se credessimo che l'obiettivo fosse dirottare i visitatori verso mete care ai teutoni?»

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LAGO DI GARDA. “La “barca sospesa” sarà disinstallata e rimossa dalle acque di Manerba domani, domenica 2 luglio. Parliamo di turismo e di un'iniziativa lanciata dalla società energetica «Eon» che è riuscita a scomodare l'ufficio legale della Provincia «obbligandolo» a spedire una diffida. E se foto e testo «incriminati» non saranno rimossi c'è la concreta possibilità di finire in tribunale.

Ecco dunque l’annuncio dell’azienda tedesca, ideatrice della campagna mediatica con la “barca sospesa” sul lago, a fronte non solo di quanto sollevato dalla Provincia di Trento a anche della diffida della Regione Lombardia: «Alla luce dell'impegno costante sul territorio italiano e dei risultati raggiunti fino ad oggi, E.On, sorpresa di quanto riportato da alcuni media, ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni locali e conferma la fine della campagna mediatica il prossimo 2 luglio».

L’azienda ha poi sottolineato che l'obiettivo dell'iniziativa era «la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'urgenza di affrontare le conseguenze del cambiamento climatico globale e la creazione di un movimento attivo e partecipativo. La scelta della località non ha alcuna relazione con l'operato delle amministrazioni pubbliche" che hanno competenza sul lago di Garda "ma è stata motivata da aspetti di natura logistica e tecnica e si è basata su dati scientifici».

A commentare la notizia anche l'on. Alessia Ambrosi (Fratelli d’Italia): «Con buona pace dell’azienda tedesca EON che l’ha voluta con finalità tutt'altro che green, l'imbarcazione sarà disinstallata e se ne andrà dalle acque di Manerba. La pseudo campagna ecosostenibile, di cui l'azienda tedesca si stava facendo sostenitrice, in realtà, stava avendo conseguenze mediatiche negativamente impattanti sull’intera comunità del Garda, quindi per le regioni Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige, il lago stesso e persino per l’intera Nazione».

«Saremmo malpensanti se credessimo che forse l'obiettivo fosse quello di dirottare altrove, magari verso il lago di Costanza o mete care ai teutoni, i visitatori attratti dal Benaco? In ogni caso, adesso finalmente possiamo cantare vittoria. La barca leva le ancore e il Garda "liberato" può finalmente accogliere i visitatori, senza allarmanti proclami, e dare lustro, anche come bandiera blu, alla nostra Nazione» ha concluso Ambrosi. 

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