Strade / Il caso

Investe un bambino e scappa: si costituisce il pirata della strada di Arco

I carabinieri erano già sulle sue tracce, l’uomo ha così voluto evitare l’arresto, e si è presentato da solo. Intanto il bambino sta bene, è stato dimesso dopo la medicazione

ARCO. Si è risolto nel giro di poche ore il piccolo «giallo» legato all'investimento di un ragazzino di 11 anni giovedì pomeriggio all'incrocio tra via Nas e Largo Gramsci. L'automobilista alla guida dell'auto che ha centrato il bambino si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Arco, molto probabilmente consapevole che gli stessi militari dell'Arma erano sulle sue tracce e che far finta di nulla avrebbe solo peggiorato la sua situazione.

L'uomo, residente ad Arco, è stato denunciato per omissione di soccorso e per violazione dell'articolo 189 del codice della strada, articolo che, al comma 6, prevede la possibilità di una reclusione da sei mesi a tre anni, non l'arresto però se la persona si presenta alle forze dell'ordine o all'autorità giudiziaria entro ventiquattr'ore dall'accaduto. Cosa che appunto l'investitore ha fatto per evitare di complicare ulteriormente una situazione già abbastanza complessa.

Già giovedì pomeriggio, subito dopo l'accaduto, i carabinieri della stazione di Arco avevano raccolto alcune testimonianze che avevano indirizzato la ricerche in una direzione abbastanza precisa.

L'uomo, presentandosi il giorno dopo in caserma, non ha fatto altro che accorciare i tempi di un esito che appariva comunque scontato.

Nel frattempo, e questa è la cosa sostanzialmente più importante, il piccolo rimasto ferito è potuto tornare a casa e sta bene. La prognosi è di pochi giorni, rimane comunque il grande spavento. Il bimbo assieme ad alcuni amici stava percorrendo Largo Gramsci quando all'incrocio con via Nas si è visto piombare addosso l'auto condotta dal cinquantenne arcense ed è caduto rovinosamente a terra.

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