Garda / La ciclovia

In bici allo Sperone, il cantiere in autunno: vicino un importante passo avanti nel percorso tra Riva e Limone

Nel quadro complessivo del collegamento fra ble due località si tratta del secondo tratto più lungo in assoluto, in totale 1.192 metri, e interessa i territori sia di Riva che di Ledro

IL PROGETTO I numeri di un passaggio storico per il Garda

di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. Rimaniamo nel campo della pura teoria perché spesso (anzi, quasi sempre) le previsioni non si sposano con la realtà quando si parla di appalti pubblici.

E allora nel campo della «pura teoria» (e mettiamoci anche della speranza per chi non vede l'ora che almeno il tratto ovest venga ultimato al più presto) il secondo importante step sul percorso della Ciclovia del Garda da Riva e Limone sta per entrare nel vivo.

Tecnicamente si tratta della cosiddetta «unità funzionale 1.2», in termini concreti la tratta che dal sottopasso all'innesto della Ponale arriva fino alla galleria Orione interessando ovviamente anche la spiaggetta dello Sperone.

Nel quadro complessivo del collegamento Riva-Limone si tratta del secondo tratto più lungo in assoluto, in totale 1.192 metri, e interessa i territori sia di Riva che di Ledro. Il progetto esecutivo con quadro finanziario annesso è stato approvato proprio in questi giorni dal commissario straordinario Francesco Misdaris e tutta la documentazione necessaria è stata immediatamente trasmessa all'Apac (l'agenzia provinciale per gli appalti) che entro la fine di febbraio dovrebbe pubblicare il bando di gara europeo per l'affidamento dell'opera.

L'importo complessivo supera di poco i 9 milioni di euro, il termine massimo per l'espletamento della gara d'appalto è di sei mesi. Al netto di contestazioni e ricorsi, «il nostro obiettivo - fa sapere lo stesso commissario straordinario nominato un anno fa dalla giunta provinciale - è di partire col cantiere nell'autunno 2022, una volta conclusa la stagione turistica».

Da progetto, il completamento di questa tratta richiede 500 giorni solari di lavoro, il che significa che (sempre in linea teorica) per i primi mesi del 2024 si dovrebbe poter raggiungere in bici almeno la spiaggetta dello Sperone sul nuovo tratto di Ciclovia senza, soprattutto, sfidare il destino percorrendo la galleria Casagranda.

A lavori conclusi dovrebbe esserci anche un'altra interessante novità: la possibilità di raggiungere direttamente il sovrastante sentiero del Ponale attraverso la lungo scalinata che nel cuore della Rocchetta risale il percorso dell'affascinante Tagliata.

Resta da vedere però, e questo è un problema che coinvolge direttamente anche l'amministrazione rivana, se e come sarà possibile aprire e rendere accessibile in sicurezza e in continuità la Tagliata del Ponale, un gioiello di storia e di cultura ancora poco valorizzato.

La Ciclovia del Garda è un anello ciclo-pedonale attraverso Trentino, Lombardia e Veneto per un totale di 166 chilometri.

Il costo complessivo è di 344 milioni di euro: 80 milioni a carico della Provincia di Trento per realizzare circa 19 nuovi chilometri, 120,5 milioni alla Regione Veneto per realizzare circa 67 chilometri e 144 milioni della Regione Lombardia per realizzare i restanti 80 chilometri.

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