Vola in speed riding dal Baldo ma sbaglia l'atterraggio Muore un giovane milanese

Si chiamava Marco Casella, aveva trent'anni ed era di Milano lo sportivo che è morto ieri in seguito ai trami riportati in un incidente a Malcesine, dopo un volo dal Monte Baldo con la sua vela da Speed Riding. Marco Casella non era uno sprovveduto, era un pilota esperto ed anche istruttore presso l'Aero Gravity di Pero, vicino a Milano, la struttura dove si può provare la caduta libera in aria stando su grazie ad un'enorme ventola che simula la caduta libera nel paracadutismo.

Marco Casella è decollato con un amico da Tratto Spino, il luogo da dove ogni giorno si librano in aria gli amanti del volo, con una vela di superficie molto piccola: non un parapendio dunque, ma una vela adatta alla pratica dello Speed Riding, ossia stare in aria ma molto più vicini, per capirci, alla pratica del paracadutismo più che al parapendio. Con una vela da Sped Riding si decolla come con un parapendio, solo bisogna correre molto di più.
Marco ha volato senza problemi, ma come per il decollo che richiede molta attenzione anche al momento dell'atterraggio, proprio perché le vele sono di superficie piccola e molto veloci, bisogna fare molta attenzione. In volo si possono anche raggiungere i cento chilometri all'ora, mentre quando si agisce sui due freni si riduce la velocità ai 40 chilometri all'ora. Dunque, vele da conoscere e il cui pilotaggio richiede molta esperienza. Marco nella virata finale per atterrare ha commesso un errore, valutando male distanza e velocità del suo mezzo, andando a sbattere contro la ringhiera di protezione della ciclabile. E sulla pista riservata alle bici, alla fine, è caduto. Troppi i traumi riportati nell'impatto: lo sfortunato pilota è deceduto al Santa Chiara di Trento, dov'era stato elitrasportato.

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