Cucina messicana a Riva del Garda nell'area a fianco di Del Fabbro

Il nome ufficiale ancora non c’è ma il marchio di riferimento, o almeno chi c’è dietro l’operazione, è chiarissimo e alla luce del sole: Tiziano Sessa, titolare da vent’anni del ristorante TexMex di Nago. Che adesso, assieme ai suoi collaboratori, si allarga e sbarca anche nella Busa sulla direttrice Arco-Riva.

Precisamente in via Santa Caterina, nell’area da tempo inutilizzata ma strategica (sono quasi 5.000 metri quadrati) che c’è tra il negozio di arredamenti Del Fabbro e l’Eurospar. Qui nei prossimi mesi sorgerà un nuovo grande ristorante di cucina messicana la cui conduzione, come fa sapere lo stesso Sessa, sarà affidata alla cognata Sara Bertoldi, da sempre una delle più fidate collaboratrici nella conduzione del TexMex di Nago.

«Ormai vent’anni fa, il Gasoline Road Bar di Nago, quasi per scherzo, diventò il Tex Mex che conosciamo - ricorda Sessa - Questi vent’anni hanno permesso a me e ai miei collaboratori di acquisire nuove competenze che ci hanno permesso di migliorare e crescere, giorno dopo giorno. Non nascondo che, da qualche anno a questa parte, sono allo studio molteplici progetti di sviluppo del marchio Tex Mex, in Trentino Alto Adige ma non solo: alcuni di essi sono ad oggi in uno stadio embrionale, altri invece in una fase decisamente più avanzata. Uno di questi vede protagonista mia cognata, collaboratrice storica e importante punto di riferimento per il mio locale fin dal suo esordio, che ha deciso di mettersi in gioco e di scommettere sul nostro territorio. E’ evidente che in questo nuovo ambizioso progetto che sta prendendo vita - prosegue l’imprenditore nel settore della ristorazione - Sara riceverà tutto il mio supporto morale e materiale affinchè questa nuova avventura produca ottimi risultati. Il Tex Mex è più specializzata nella cucina texana, la nuova struttura sarà più moderna e dedicata prima di tutto alla vera cucina messicana».

L’obiettivo è quello di aprire i battenti entro Natale di quest’anno ma non è detto che il via possa slittare di qualche settimana. I coperti saranno più o meno gli stessi dell’attuale TexMex (tra i 90 e i 100) con spazi però molto più larghi e la possibilità di avere un considerevole plateatico. La zona prevede un 49% di ricettivo (ristoranti, bar, etc.) e un 51% di commerciale e il complesso potrebbe ospitare anche alcuni negozi (quattro/cinque), aspetto questo ancora da definire.

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