Palafiere, palasport e palacongressi, tre maxicantieri a Riva

di Paolo Liserre

En plein. Che un po’ pomposamente si potrebbe definire quasi «storico» visto e considerato che per il pacchetto completo si è dovuto attendere almeno una quindicina d’anni, tre lustri scanditi da annunci, progetti faraonici (pagati con soldi pubblici ovviamente), dietrofront clamorosi e tanto altro ancora. A pochi giorni dall’annuncio e dalla pubblicazione dei bandi di gara per il nuovo Palazzo dei Congressi (con annesso teatro che verrà ceduto al Comune) e il Palazzetto dello Sport sull’area ex Betta, sul sito dell’Apac, l’agenzia provinciale per gli appalti e i contratti, è comparso anche il bando di gara per la riorganizzazione e l’ammodernamento del Palafiere alla Baltera, opera da 17 milioni di euro che dovrebbe decollare se tutto va bene nel corso del 2019, esattamente come l’intervento per il vicino Palasport.
Il 30 giugno il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta europea. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata entro la prima decade di novembre, così come per i bandi quasi «gemelli» di Palacongressi e Palasport.
L’annuncio di questo nuovo passo avanti è stato accolto con moderata soddisfazione da parte del presidente di Riva FiereCongressi Roberto Pellegrini: «La prima parola che mi viene in mente è “finalmente” - esordisce il numero uno della società di gestione del comparto fieristico congressuale - È un punto fermo importante, non c’è dubbio, ma si tratta dell’inizio di un percorso che non sappiamo bene quando terminerà e che comunque non esaurisce la nostra necessità di spazi». In attesa di leggere nel dettaglio il bando, lo stesso Pellegrini osserva che questo intervento si sviluppa ad ovest con la realizzazione del cosiddetto «padiglione G» ma non soddisfa la «fame» di superficie espositiva vendibile con la quale Rfc attira clienti e fa cassa.
«Questo intervento ci mette a disposizione 7.000 metri quadrati lordi che corrispondono a 3.500 metri quadri vendibili - precisa lo stesso Pellegrini - Se vogliamo soddisfare le richieste e rimanere competitivi sul mercato internazionale, abbiamo bisogno di 10.000 metri quadrati vendibili, non uno di meno». In ballo c’è comunque tutta la partita legata all’acquisizione dell’area ex Sicom per lo sviluppo a nord, una partita che dovrebbe concludersi entro la fine dell’estate: «Quattro quinti dell’area è stata acquisita - fa sapere il presidente Pellegrini - Per quello che manca vedremo nei prossimi mesi. Se entro settembre non riusciremo a completare l’acquisto, passiamo al piano B e andiamo avanti con lo sviluppo su quanto già in nostro possesso».
Come detto, l’ormai imminente pubblicazione del bando di gara per il Palafiere segue di pochissimi giorni quelle del nuovo Palazzo dei Congressi con annesso teatro da 600 posti e del Palazzetto dello sport che sorgerà sempre in zona Baltera sull’area ex Betta, a sud dell’attuale Palafiere. Per quanto riguarda il Palasport, la scadenza per la presentazione delle offerte è di qualche mese (il 2 ottobre si aprono le buste): l’appalto, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, prevede una base d’asta di 10.674.610,44 euro. Assegnati i lavori, l’opera dovrà essere consegnata entro 607 giorni. Il progetto prevede che il catino di gioco e gli spogliatoi siano interrati, cinque metri al di sotto del livello strada: la struttura sarà alta 14,5 metri, per una cubatura di 67.000 metri cubi fuori terra. L’altezza interna arriva ad un massimo di 15 metri, la capienza, sulle tribune disposte su tutti e quattro i lati della struttura, oscilla tra le 2.500 e le 2.800 unità. L’ingresso unico sarà su via Marone, con zona foyer, biglietteria, bar e un soppalco che permette di vedere il campo di gioco.

Oltre 28 milioni di euro è invece la cifra a base d’asta per il nuovo Palazzo dei Congressi: il tempo per presentare le offerte scade il 6 novembre. L’ampliamento, come è noto, prevede anche la realizzazione di un teatro: 320 metri quadrati di palcoscenico, a cui si aggiungono 250 per i camerini, 96 per la buca dell’orchestra e 500 per il foyer e impreziosita da una vetrata verso il lago. Seicento i posti a sedere.

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L’Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti ha pubblicato sul proprio sito web il bando di gara telematica per l’affidamento dei lavori di ampliamento del polo congressuale di Riva e dell’annesso, nuovo teatro. L’importo complessivo dell’appalto è di 28.055.909,67 euro, di cui 709.313,46 euro per oneri non soggetti a ribasso d’appalto.
La gara si svolgerà mediante procedura aperta con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le offerte vanno presentate entro le ore 12 del 6 novembre 2018; la prima seduta di gara è fissata per l’8 novembre alle ore 9 nella sala aste della Provincia. Il bando prevede una durata dei lavori di poco superiore ai due anni e mezzo.
«Dopo la recentissima pubblicazione del bando per il nuovo palazzetto dello sport -commenta il sindaco Adalberto Mosaner - ecco un secondo, importante e atteso appalto, quello dell’ampliamento del polo congressuale con l’annesso teatro. Non posso che esprimere una grandissima soddisfazione nel vedere avviarsi verso la parte di concreta realizzazione il lungo percorso effettuato. Adesso quello che mi auguro è che l’iter dell’affidamento dei lavori possa svolgersi in tempi ragionevoli, così da consentirci di arrivare a dotare la nostra città di due strutture tanto attese: un moderno e più funzionale centro congressi, e un teatro davvero degno di questo nome».
L’oggetto dell’appalto consiste nella esecuzione di tutti i lavori e delle forniture per la realizzazione dei lavori di ampliamento del polo congressuale, con la realizzazione di un corpo edilizio a nord dell’attuale edificio al posto della tendostruttura preesistente, che ospiterà i nuovi spazi congressuali (tra cui una sala da 1200 posti) e il nuovo teatro da 600 posti, con un parcheggio su due livelli. L’intervento prevede anche la riqualificazioni degli spazi esterni, con la realizzazione di ampie aree a verde e una piazza pavimentata delimitata dall’edificio. Quest’ultimo, rivestito in pietra (con l’eccezione delle grandi facciate vetrate sulla piazza, nello sbalzo verso sud e delle aperture sui fronti est e nord), si sviluppa lungo una traiettoria tridimensionale che parte dalla torre scenica del teatro a nord e termina sullo sbalzo finestrato verso sud.
Il progetto, redatto dallo studio Piuarch di Milano e perfezionato rispetto all’originaria proposta presentata nell’ottobre del 2007 al Palazzo dei Congressi, pur accogliendo tutte le funzioni richieste, ha una volumetria di circa 90 mila metri cubi, di poco superiore al 50% di quella massima ammessa di 137 mila metri cubi, e un’altezza media di sette metri inferiore al limite stabilito di 20 metri, caratteristiche che ne comportano un ridotto impatto edilizio. La forma organica con lo sviluppo a corte, fortemente determinata dal contesto, consente un inserimento armonico del nuovo corpo dietro l’edificio esistente, e i fronti sulla piazza sono stati tenuti bassi, per diminuire l’incombenza delle facciate. I rivestimenti sono in pietra. La superficie delle aree è incrementata di più del 15% rispetto alla situazione attuale, e viene preservata la fascia di verde profondo a est con il contenimento del sedime del parcheggio interrato entro il limite dell’edificio e verso est; ciò consentirà il mantenimento di numerose essenze arboree esistenti.
La tensostruttura esistente a nord nel lotto sarà demolita per lasciare spazio al nuovo edificio, mentre l’attuale Palacongressi subirà interventi di ampliamento e ristrutturazione con l’eliminazione del passaggio coperto in vetro e legno verso il tendone e della porzione a quarto di cerchio della hall, e con l’aggiunta di un volume lungo il lato ovest contenente i nuovi percorsi interni e gli spazi per gli uffici, e di un corpo con un sistema di scale e montacarichi dal lato opposto. Rispetto al progetto preliminare, è stata ridotta di circa 2500 metri quadrati l’area di interrato sotto il livello di falda, mentre il nuovo parcheggio a fianco ne rimarrà sopra e non richiederà quindi opere speciali durante le fasi di scavo e di impermeabilizzazione della struttura. Il parcheggio conterrà 212 posti, mantenendo verso est una fascia di verde di separazione del torrente Albola.

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