L'estate due mesi prima sulle spiagge gardesane

L’estate ha fatto irruzione sul Garda con due mesi d’anticipo

di Davide Pivetti

L’estate ha fatto irruzione sul Garda con due mesi d’anticipo. Portando con sè tutti i caratteri, positivi e meno, della piena stagione.

Un contrasto netto con il freddo ancora quasi invernale di pochi giorni fa, svanito nei 27 gradi registrati ieri in città. Un contrasto reso ancora più forte da quanto si è visto ieri da punta Lido a San Nicolò (e sicuramente la situazione non era diversa sui lidi torbolani).

Alla faccia del celebre motto «aprile non ti scoprire», spiagge colme di gente, tanti in costume da bagno e qualche spericolato pure in acqua. Un modo - la propensione al tuffo d’aprile - per distinguere i turisti nordici, ieri minoranza, dalla grande massa degli ospiti italiani di giornata, che invece hanno riempito la spiaggia con asciugamani e, tra un selfie e l’altro, giochi tipici di certi pomeriggi ferragostani.

Pieni i parchi giochi, stracolmi i parcheggi, con l’area ex Cattoi ancora una volta strategica per far fronte al grande afflusso di autoveicoli, che appena qualche settimana fa erano stati quantificati in 30 mila/giorno. Dove metterli?

Il gran numero di ospiti ha dato una scossa alle attività economiche, soprattutto se legate alla ristorazione: pizzerie, ristoranti e gelaterie ieri hanno lavorato bene (queste ultime avevano la coda all’esterno degli esercizi nel primo pomeriggio), un’ottima anticipazione di quello che dovrebbe accadere a breve con il doppio interessante ponte di fine mese, prima di qui al 25 parile (mercoledì) e poi da domenica 29 al primo maggio.

Una boccata d’ossigeno dopo una Pasqua buona ma anche dopo un paio di settimane di “stanca”, durante per la verità fino a sabato quando, nonostante il meteo favorevole, non si era vista molta gente in città.

Per chi è chiamato a gestire il fenomeno turistico si tratta di un’anticipazione di quanto si dovrà fare nei prossimi mesi. Sempre più vivo, ad esempio, è il problema della non facile convivenza in spiaggia tra bagnanti, pedoni, cani e biciclette.

Ieri se ne sono viste di tutti i colori: cani liberi che scorrazzavano in spiaggia leccando i bambini altrui, biciclette impegnate a dribblare chi passeggiava sul lungolago, pedoni in mezzo alle ciclabili e anche una berlina con targa francese inspiegabilmente arrivata fino alla gelateria di Punta Lido in barba a tutti i divieti e alla zona pedonale.

Il «tutto pieno» ieri si è visto anche altrove. Ad esempio al lago di Tenno, dove non sono mancate le auto parcheggiate su prati e lato strada, nel borgo di Canale dove sono arrivate in contemporanea diversi pullman di comitive turistiche, e ovviamente sulla spettacolare Ponale, riaperta da sabato per tutto il periodo estivo dopo le chiusure a singhiozzo dell’ultimo mese e mezzo.

Cosa manca all’appello della perfetta domenica d’alta stagione? Le code naturalmente. Con le quali bisognerà convivere in ogni fine settimana fino ad ottobre.

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