Uno sponsor per rendere più fruibile il castello di Arco

di Roberto Vivaldelli

Rendere maggiormente fruibile la Torre Renghera del castello di Arco, ripensare la lizza superiore e il bar, valorizzare il manufatto in ottica turistico-culturale. Progetti che troverebbero concretezza grazie all’investimento da parte di un soggetto privato con cui il comune sta trattando in queste settimane.

Di questo si è parlato mercoledì mattina, durante la visita al maniero dell’assessore provinciale alla cultura Tiziano Mellarini, accompagnato dal consigliere delegato Roberto Zampiccoli, dall’assessore alla cultura del comune di Arco Stefano Miori e dai dirigenti della soprintendenza dei Beni culturali della Provincia di Trento.

L’obiettivo concreto è di rendere fruibile la torre Renghera e valorizzarla in maniera filologica, magari ricavando all’interno del manufatto due piani e inserendo un’esposizione permanente e, al contempo, ripensare l’attuale punto ristoro e bar, spostandolo più all’interno, e dando quindi più ordine alla lizza superiore: operazione che sarebbe finanziata dal privato attraverso una «sponsorship». Cosa otterrà in cambio? Tutto ancora da decidere, in quanto la trattativa è in corso e potrebbe definirsi a luglio. Del privato al momento si sa soltanto che è «una persona che vive all’estero ma molto legata ad Arco e conosciuta».

«C’è una concreta possibilità di una collaborazione con un soggetto privato - ha affermato il consigliere con delega al castello e all’olivaia Roberto Zampiccoli - al fine di valorizzare alcune parti del nostro castello. L’obiettivo ora è lavorare a stretto contatto con la Provincia e con la soprintendenza per gestire al meglio la situazione. Per quanto riguarda la lizza inferiore e il giardino dei semplici - ha osservato Zampiccoli - siamo in fase esecutiva, valorizzeremo un angolo bellissimo del nostro maniero. La Renghera è altrettanto importante perché rappresenta il clou del castello dal punto di vista panoramico e riqualificarla rappresenterebbe un’attrattiva importante. Il privato sembra essere entusiasta di questa eventuale sponsorizzazione, la Provincia ci indicherà i modi in cui portarla avanti».

L’assessore provinciale Tiziano Mellarini ha confermato la sua piena disponibilità: «Significativo l’interessamento da parte del privato - ha commentato Mellarini - La disponibilità nostra, quindi mia e della soprintendenza, c’è ed è totale, ovviamente nel rispetto delle regole e considerando il grande valore che il castello ha per la città di Arco.

Da parte delle politiche culturali della provincia c’è la volontà di valorizzare i manieri presenti sul territorio anche nell’ottica di accrescere il potenziale turistico e l’offerta dell’Alto Garda: dopotutto i turisti chiedono sempre più spazi culturali. In questo bilancio grandi risorse purtroppo non ce ne sono, ma provvederemo a dare il nostro contributo attraverso i prossimi assestamenti di bilancio». Un intervento, quello alla Renghera, che dovrà combaciare le esigenze di fruizione e conservazione:  «Sono due aspetti che non necessariamente sono in contrasto - hanno spiegato i dirigenti della soprintendenza -. L’interessamento e il possibile investimento da parte del privato sono una notizia molto positiva e che va tenuta in considerazione».

Castello che conta già la bellezza di 100 mila visitatori l’anno - di cui 65 mila paganti - ma può ancora pensare e ambire a crescere: «La sistemazione del bar e della lizza rappresenterà un passo da gigante in termini turistici - ha commentato l’assessore Stefano Miori -. Nel frattempo abbiamo programmato un calendario di eventi estivi importanti, tra cui il grande concerto con il compositore Karl Jenkin e la rassegna di musica contemporanea».

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