«Spiaggia degli Olivi», musica ma senza farne una discoteca

Opinioni disparate sul bando che dovrà rilanciare a breve il più noto locale del Garda trentino

di Antonio Gatto

Il bando pubblicato da Lido Immobiliare spa, per la gestione della «Spiaggia degli Olivi», non piace a tutti, anzi suscita parecchi dubbi sull’effettiva sostenibilità tra gli operatori economici della zona.

Il presidente di Confcommercio Claudio Miorelli non si sbilancia: «Sono un commerciante, quindi non entro nel merito del bando, ma la “Spiaggia degli Olivi” è una struttura bellissima e tenerla chiusa è una perdita per tutto il territorio».

Con le idee più chiare il presidente dei ristoratori Flavio Biondo, che dimostra tutta il suo pragmatismo dettato dall’esperienza da imprenditore: «L’offerta economicamente è interessante, ma c’è un problema di fondo: la struttura non è nuova, ha dei vincoli strutturali ed andrebbe ammodernata. Poi - continua Biondo - calcolando l’affitto e gli investimenti richiesti, bisognerebbe raggiungere un giro d’affari intorno al milione di euro perchè sia realmente vantaggiosa la gestione, ma con la sola stagione turistica l’obbiettivo è di difficile realizzazione».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della categoria dei pubblici esercizi Vasco Bresciani: «La differenza  potrebbe farla chi andrà a gestire il locale, ma non penso che la riduzione del canone da 120.000 euro precedenti ai 90.000 euro attuali possa essere la soluzione, gli investimenti da fare poi sono molti e pochi hanno la disponibilità economica, salvo indebitarsi con le banche. Io - conclude Bresciani - viste già due gestioni fallite ci penserei due volte a tentare la fortuna, l’imprenditoria privata è molto diversa da quello che pensano gli amministratori pubblici, il mercato è regolato da domanda e offerta».
I due presidenti di categoria lanciano un’idea a loro dire più sostenibile: gestire la «Spiaggia degli Olivi» come una struttura di servizi, facendola diventare un riferimento per il mondo turistico e di marketing territoriale, un luogo per manifestazioni, eventi e matrimoni; il tutto gestito dalla stessa «Lido» o da «InGarda», garantendo così gli introiti necessari per mantenere la struttura.

Di tutt’altro avviso il presidente della «Lido» Andrea Dalponte che difende il proprio operato: «Il bando è frutto di un lungo lavoro con il consiglio di amministrazione della società e di consulenti del settore, il risultato è un buon equilibrio tra necessità finanziarie e di gestione. Una commissione - continua Dalponte - valuterà attentamente i progetti che verranno presentati, abbiamo fatto tesoro delle esperienze precedenti». Dalponte ci tiene a precisare un aspetto specifico del bando: «Non è vero che si vieta l’organizzazione di eventi musicali o danzanti nel locale, ma si esclude la possibilità di destinare la struttura a discoteca o simili. Il bando è molto chiaro».

Roberto Pellegrini presidente di Riva FiereCongressi è in sintonia con Dalponte e sprona gli operatori economici della zona: «Il bando offre molte possibilità e ha meno vincoli del precedente, ma è necessario uno sforzo dell’imprenditoria locale per ridare vita alla “Spiaggia degli Olivi”, un gioiello del Garda trentino che ha bisogno di una gestione seria e professionale».

C’è chi vuole il pubblico protagonista e chi il settore privato, la soluzione forse sta nel mezzo.

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