Bastione, la «Lido» acquista l'area del nuovo ascensore

di Paolo Liserre

«Lido Immobiliare spa», partecipata della holding «Lido di Riva srl», sta accelerando il più possibile sul progetto dell’ascensore inclinato che dovrebbe collegare il centro storico di Riva e la zona turistica del porto con il Bastione, uno degli angoli più suggestivi e belli della città.

La società presieduta da Andrea Dalponte ha siglato infatti un contratto preliminare d’acquisto per entrare in possesso dell’area privata a fianco dell’ex discoteca Apres Club, a ridosso di via Monte Oro, proprio quell’area tra l’altro dove decenni or sono si trovava la piccola stazione di partenza della vecchia seggiovia che ancora oggi a Riva viene ricordata da molti con nostalgia.

L’area, di proprietà privata appunto, era ed è edificabile, secondo la previsione urbanistica vigente, e il prezzo concordato tra venditore e acquirente (la società Lido) è di poco superiore ai 300 mila euro. Al momento si tratta di un contratto preliminare «condizionato» all’ottenimento da parte della stessa Lido di tutte le autorizzazioni richieste alla Provincia per realizzare l’ascensore inclinato. Ciò significa che se le concessioni arriveranno e si riuscirà a dare concretezza al progetto, da preliminare il contratto diventerà esecutivo e la Lido di fatto sborserà la cifra pattuita; se viceversa Trento risponderà che non si può fare e le necessarie autorizzazioni non ci saranno, il suddetto preliminare potrà essere sciolto a fronte del pagamento da parte di «Lido» dei soli interessi maturati in questo lasso di tempo.

Il passaggio è comunque importante perché mette un punto fermo e dimostra la volontà della società (e del Comune) di perseguire finalmente questo progetto e stringere i tempi per chiudere la partita. Un progetto definitivo (e tecnicamente tale è quello trasmesso a Trento per tutte le autorizzazioni del caso) che corregge lo studio preliminare predisposto un anno e mezzo fa dal consulente di «Lido Immobiliare spa», ai tempi della presidenza di Marco Tanas. Non si parte più infatti sul fronte strada di via Monte Oro bensì nel punto stesso da dove partiva la vecchia seggiovia dismessa, alcune decine di metri più a sud, dal «terrazzo» naturale raggiungibile da due scalinate maroniane con accesso sempre da via Monte Oro.

Questa soluzione consente un minor sbancamento e costi minori, oltre a riproporre l’originale tracciato di un tempo. Da qui la decisione di arrivare ad un accordo con il privato proprietario dell’area e la sottoscrizione di un «preliminare» che nel giro di qualche mese potrebbe e dovrebbe diventare un accordo definitivo. Nel frattempo non manca l’interesse alla realizzazione dell’opera anche da parte delle categorie economiche che fanno riferimento alla Confcommercio di zona e che potrebbero diventare della partita in caso di bisogno: «Quell’opera ha un valore tutt’oggi - fa sapere la Confcommercio - e il nostro obiettivo è che si faccia. Se c’è bisogno noi ci siamo, come lo vedremo a tempo debito».

RIVA VISTA DAL BASTIONE - IL VIDEO

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