Lascia in eredità 25 mila euro ad Apibimi

La benefattrice è l'arcense Rina Rossi

Rina Rossi è morta in luglio e ha lasciato 25 mila euro ad Apibimi; e oltre a una somma destinata ai familiari, anche diverse altre decine di migliaia di euro ad altre associazioni di solidarietà internazionale e a sacerdoti. Apibimi userà la cifra per il sostegno di 45 bambini del progetto Ireneu in Brasile 

Rina Rossi, arcense, vedova di Enrico Negri, è morta a 93 anni, lo scorso 5 luglio enel testamento ha devoluto l'ingente somma all'associazione Apibimi (Associazione per la promozione dell'infanzia bisognosa nel mondo impoverito) che conta 2.600 soci, per tre quarti trentini, e che si occupa di aiutare 8.000 bambini in 22 centri sparsi in tutto il mondo.

«La signora Rina ha sempre avuto nei nostri confronti - racconta il presidente Michele Depentori - una grande stima, si fidava del nostro operato, ci sosteneva e tramite la nostra associazione aiutava i bambini e le bambine affinché potessero accedere allo studio e così avere speranza in una vita migliore. In ogni modo siamo rimasti sorpresi di questo lascito. La signora Rina era anziana ma questa esperienza di vita ancor più la rendeva sensibile verso la parte del mondo più povera e bisognosa di solidarietà. Ha mostrato il suo grande cuore anche quando ha sentito che era arrivato il suo momento. Con grande serenità e dolcezza ha donato una cifra notevole alla nostra associazione per continuare il lavoro che aveva iniziato con noi quando era in vita. E così il nostro progetto Irineu a Calçoene Amapa in Brasile potrà essere sostenuto per più anni: si tratta di 45 bambini dai 3 ai 10 anni che chiedono la possibilità di frequentare la scuola, mangiare, giocare come tutti i bimbi del mondo, anche se in un contesto di estrema povertà. Alla signora Rina tutta la nostra riconoscenza».

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