Italcementi, cassa integrazione anche per 26 lavoratori a Sarche

Cassa integrazione straordinaria per 430 dipendenti di Italcementi, tra i quali 26 dello stabilimento di Sarche, per il quale non c'è più la cessazione dell'attività produttiva. Lo prevede l'accordo sottoscritto ieri presso il Ministero del Lavoro tra sindacati e gruppo industriale.

Un ulteriore accordo è stato sottoscritto per cessata attività dei siti di Scafa e Monselice per 108 lavoratori. Il ricorso alla cassa straordinaria per riorganizzazione per venti mesi, dal 1° febbraio 2016 fino al 23 settembre 2017, con rotazione sui profili professionali, riguarda 250 lavoratori della sede, 25 della sede commerciale di Milano, 10 per lo stabilimento di Calusco d'Adda, 5 per lo stabilimento di Rezzato, 10 per lo stabilimento di Colleferro, 5 per lo stabilimento di Matera, 26 di Sarche, 37 per lo stabilimento di Salerno, 42 per quello di Castrovillari, 10 per quello di Satmazai e 10 per quello di Isola delle femmine. L'intesa, dice un comunicato di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, prevede anche la protezione sociale dei lavoratori con misure di sostegno al reddito ulteriori rispetto all'impostazione dell'attuale piano sociale.

L'accordo, affermano i sindacati, conclude una fase di dialettica sindacale molto elevata che ha impedito all'azienda di dichiarare la cessata attività produttiva nei siti di Sarche, Castrovillari e Salerno, facendoli rientrare nel perimetro complessivo del gruppo, riducendo il ricorso alla cassa integrazione dagli annunciati 765 lavoratori agli attuali 430. L'accordo, inoltre, serve a gestire con il minor impatto sociale possibile l'attuale fase di transizione verso la proprietà dei tedeschi di Heidelberg. Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee nei luoghi di lavoro.

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