Arco: la Natrice torna libera nel Sarca, animale innocuo scambiato per vipera

Scambiata inizialmente per una vipera, è stata salvata e liberata nel Sarca

di Davide Pivetti

Un turista germanico - chissà se sarebbe accaduto anche con un ospite italico o un residente altogardesano - ha trovato poco più di un mese fa questo splendido esemplare di Natrice tassellata, tra gli scogli della spiaggia rivana, non lontano dagli affollati lidi dei Sabbioni. Era chiaramente in difficoltà, non stava bene, ma capire il perché ovviamente era tutta un’altra cosa.

Anziché spiaccicarla con un bastone come avrebbero fatto in molti pensando ad una vipera o una biscia pericolosa, il turista tedesco l’ha raccolta e l’ha portata a Stefano Bin, titolare di «Reptiland», il rettilario di piazza Garibaldi a Riva.

La Natrice tassellata si è poi piano piano ripresa, ha fatto la muta della sua pelle e ieri ha ritrovato la libertà nelle acque del Sarca, all’altezza del bicigrill di Linfano, dove Stefano Bin e il veterinario altogardesano Alessandro De Guelmi hanno provveduto alla liberazione.

Appena vista l’acqua la Natrice è filata via in un battito di ciglia scivolando nel Sarca direttamente dalle mani del titolare di «Reptiland».

«Vogliamo sensibilizzare i nostri concittadini - dicevano ieri De Guelmi e Bin insieme - sulla necessità di preservare questo tipo di fauna. La Natrice tassellata è un rettile assolutamente innocuo per l’uomo, anzi, risulta estremamente utile perché si ciba di piccoli animali, topi, insetti. È vero che può assomigliare ad una vipera ma è assai più socievole di quest’ultima e per questo spesso si ritrova nei guai con l’uomo.

Distinguerla non è difficile, basta non farsi prendere dal panico: la Natrice ha una pupilla perfettamente rotonda, quella della vipera è invece verticale, come quelle dei gatti».

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