Cipressi del Garda malati, un'epidemia

La situazione non sembra migliore lungo la sponda veneta del Garda

È una vera epidemia quella che sta colpendo i cipressi del Garda. Un paio di settimane fa abbiamo riferito delle pessime condizioni in cui versano molti esemplari tra Riva, Arco e Torbole, soprattutto quelli più prossimi alle strade ed esposti al calore dell'asfalto. 

La situazione non sembra migliore lungo la sponda veneta del Garda, dove i comuni rivieraschi stanno facendo quello che in Busa nessuno ha ancora fatto. Malcesine, Brenzone, Garda, Torri, Peschiera, Lazise e Costermano vogliono realizzare un protocollo di intervento unico in collaborazione con il servizio fitosanitario della Regione Veneto, per cercare di contenere in maniera efficace, sia da parte del pubblico che dei privati, l'infestazione dell'afide che sta rovinando gran parte dei cipressi, parte integrante del paesaggio gardesano.

L'afide sottrae la linfa dell'albero e, attraverso la propria saliva, inietta sostanze tossiche nei tessuti vegetali. La conseguenza sono arrossamenti vegetativi, prima nella parte interna della pianta, più fresca e ombreggiata, poi lungo strisce verticali e infine tutta la chioma. Il risultato è un disseccamento quasi completo dei cipressi, che vengono danneggiati in maniera grave, favorendo così l'instaurarsi del cancro del cipresso e la morte dell'albero.

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