Arco e Ledro battono il Grande fratello

Sono stati molti gli arcensi ed i ledrensi che hanno scelto di trascorrere la sera del giorno di Pasquetta davanti alla tv, per la tanto attesa messa in onda su Rai1 di "Una villa per due", l'appuntamento cinematografico proposto da RaiFiction ed inserito nel ciclo "Purché finisca bene". Girato nel giugno scorso tra la valle di Ledro ed Arco, il film realizzato dalla Pepito Produzioni in collaborazione con Trentino Film Commission è infatti finalmente stato trasmesso, in prima serata, tenendo con il naso incollato allo schermo anche chi - non amando il genere - questa volta ha deciso di fare uno strappo

di Paola Malcotti

neri marcorèSono stati molti gli arcensi ed i ledrensi che hanno scelto di trascorrere la sera del giorno di Pasquetta davanti alla tv, per la tanto attesa messa in onda su Rai1 di "Una villa per due", l'appuntamento cinematografico proposto da RaiFiction ed inserito nel ciclo "Purché finisca bene".
Girato nel giugno scorso tra la valle di Ledro ed Arco, il film realizzato dalla Pepito Produzioni in collaborazione con Trentino Film Commission è infatti finalmente stato trasmesso, in prima serata, tenendo con il naso incollato allo schermo anche chi - non amando il genere - questa volta ha deciso di fare uno strappo.
E' così che le vicende tragicomiche che hanno visti coinvolti un avvocato - Daniele (Neri Marcorè), la madre - Marion (Giuliana Lojodice), la fidanzata Graziella (Selvaggia Quattrini), un giovane imprenditore edile - Francesco Ferrandini (Giampaolo Morelli) proprietario di una villa e un terreno in riva al lago, sul quale avviare una seconda costruzione, hanno restituito quanto registrato lo scorso anno nel centro storico di Arco e sulle rive del lago di Ledro.
Per chi non l'avesse visto la trama, in estrema sintesi, era la seguente: l'avvocato non vede l'ora di liberarsi della madre ospitata, ma per farlo attende che i lavori alla villetta sul lago siano ultimati. Cosa che non avviene, un po' per colpa dell'imprenditore edile, un po' per forzature burocratiche che si scoprono durante il film. A fare da cornice piazze cittadine e scorci panoramici.
Molti i luoghi della zona che si sono potuti riconoscere nelle riprese, dai plateatici del "Caffè Trentino" e del "Conti d'Arco" agli interni affrescati di Palazzo Giuliani, dalle piazze Marchetti e III Novembre agli avvolti dell'hotel "Marchi", dai tratti di strada che costeggiano il lago di Ledro tra Pur e Molina e tra Besta e Mezzolago fino agli spettacolari scorci che si godono dal bed&breakfast "Ai Casai", struttura scelta dalla produzione quale location ideale in cui registrare le scene principali di "Una villa per due". Per terminare con le riprese aeree sopra la Collegiata, il centro storico di Arco e il litorale ledrense. Nel mezzo, i volti - e in alcuni casi anche qualche battuta - di tutti quegli altogardesani selezionati dalla Trentino Casting per il ruolo di comparsa; tra questi, i ballerini dell'Academia de Tango di Graziano Paissan, impegnati in vere scene di ballo. Il tutto condito con buone dosi di finzione narrativa e di alterazione della realtà. A cominciare dall'apparizione delle auto - in sosta e in circolazione - in piazza Marchetti, e terminare con un non veritiero "Mezzolago-Comune di Arco". Una storpiatura che ovviamente non è piaciuta per nulla ai ledrensi che, nonostante le ripetute e spettacolari inquadrature del lago e delle montagne, non hanno potuto vedere riconosciuti i luoghi con il loro effettivo nome. E che si chiedono quale tipo di ritorno di immagine ci potrà essere per la valle di Ledro: a differenza di Arco, nel film non è stata citata nemmeno una volta.

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