Loppio-Busa, no al doppio tunnel

«L'ipotesi di un tunnel lunghissimo a doppia canna con quattro corsie comporta un costo improponibile e insostenibile, superiore ad un miliardo di euro, di cui la collettività dovrebbe farsi carico. Senza risolvere i problemi di congestione del traffico. Per questo noi diciamo fermamente "no" a questa ipotesi». Ad affermarlo è il Coordinamento Ambientalista dell'Alto Garda e Ledro sotto la cui sigla si ritrovano uniti associazione Amici della Terra, Comitato per lo Sviluppo sostenibile, Italia Nostra e il Wwf del Trentino Alto Adige

loppioRIVA - «L'ipotesi di un tunnel lunghissimo a doppia canna con quattro corsie comporta un costo improponibile e insostenibile, superiore ad un miliardo di euro, di cui la collettività dovrebbe farsi carico. Senza risolvere i problemi di congestione del traffico. Per questo noi diciamo fermamente "no" a questa ipotesi».


Ad affermarlo è il Coordinamento Ambientalista dell'Alto Garda e Ledro sotto la cui sigla si ritrovano uniti associazione Amici della Terra, Comitato per lo Sviluppo sostenibile, Italia Nostra e il Wwf del Trentino Alto Adige. Il bando di gara europeo pubblicato recentemente - afferma il Coordinamento in una nota - prevede il project financing, cioè un finanziamento pubblico/privato che consentirà al privato di avere la garanzia per 30 anni della gestione del tratto della suddetta strada mentre la Provincia interverrà con un contributo di 72,3 milioni di euro.

 

La Provincia, in un capitolo del progetto preliminare, consente all'aggiudicatario dell'appalto-concorso di "realizzare, a parità di costi, a doppia canna e due corsie la Galleria di Nago, anziché a canna unica e tre corsie. Il Coordinamento Ambientalista, come peraltro precisato nelle osservazioni al progetto preliminare, è nettamente contrario a tale prassi adottata. Riteniamo infatti inaccettabile - prosegue il documento ambientalista - che il decisore pubblico deleghi al privato la scelta nella realizzazione dell'opera, trascurando gli effetti sociali e ambientali che la soluzione a doppia canna e quattro corsie potrebbe determinare. Oltre a ciò una superstrada a quattro corsie, come più volte denunciato, è sovradimensionata rispetto ai flussi di traffico attuali e previsti in futuro. Uno spreco di denaro pubblico e una contrapposizione rispetto alla legge vigente che obbliga a tale scelta solo se il traffico giornaliero medio (in sigla Tgm) risultasse superiore a 10.000 veicoli/giorno e i valori stimati, anche per il futuro, sono al di sotto di tale valore. Inoltre va precisato che realizzare la doppia canna non migliora la sicurezza stradale, essa è garantita dagli impianti tecnologici previsti dalla normativa vigente e dalle direttive della Comunità Europea».


«Ma limitarsi a considerare i soli costi economici non può essere accettato dal Coordinamento, in quanto la comunità, sia nello stato attuale e sia in quello previsto dopo la realizzazione dell'opera, sostiene e sosterrà costi sociali e ambientali di notevole entità in termini di congestione (perdite di tempo per i residenti e turisti), di inquinamento atmosferico e acustico, di incidentalità etc.. Non vi è dubbio - si legge ancora - che la realizzazione di questa opera non ridurrà tali costi, anzi li aumenterà. Risulta pertanto improrogabile e imprescindibile ricercare soluzioni alternative per la riduzione di almeno il 30% traffico privato sulla rete stradale alto gardesano e della Vallagarina  e il trasferimento su modalità di trasporto pubblico ed ecosostenibile, meno inquinanti ed energivori. Recentemente sono state elaborate dal Coordinamento alcune idee e proposte per la realizzazione di un Sistema della Mobilità Sostenibile avente come asse principale una linea di Tram Treno che collega Trento, Rovereto con l'Alto Garda e le Giudicarie. Con tale sistema - osservano gli ambiebtalisti - si risolverebbe sia il problema di collegare la Busa con l'asse dell'Adige che quello di collegare Riva del Garda ad Arco e viceversa e al Centro Fiere e Congressi».

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