Sicurezza / Il caso

Quattro furti nelle case, anche a Canale i "gruppi anti-ladro": «Ma non facciamo le ronde»

Riunito il gruppo dei residenti che intende «vigilare attivamente» dopo i colpi nella frazione. Dopo Barco di Levico, segnalazioni anche a Canezza

di Luigi Oss Papot

PERGINE. Negli ultimi giorni di dicembre a Canale si sono registrati alcuni furti in abitazione. E probabilmente sulla scorta di quanto osservato in altre località (come ad esempio anche a Barco di Levico), i residenti hanno deciso di non rimanere passivi di fronte a questi fatti: hanno per questo formato un comitato spontaneo «formato - si legge in un volantino che hanno distribuito - per lo più da persone esperte che hanno militato o militano tutt'ora nelle forze dell'ordine, per vedere di verificare e rendere pubblici degli accorgimenti che siano da deterrente per eliminare il più possibile questi atti criminali che tanta ansia provocano nella gente».

All'attenzione del comitato infatti attualmente ci sono quattro furti in appartamenti messi a segno (ne è stato segnalato poi uno a Canezza, il 30 dicembre).

Nel comunicato che è stato distribuito in paese vengono illustrati nei dettagli i comportamenti consigliati, e che sempre le forze dell'ordine stesse suggeriscono: chiudere tutto a chiave, abbassare tapparelle e chiudere le imposte; montare un sistema di videosorveglianza e collegare con la stazione dei carabinieri un eventuale sistema di allarme; lasciare luci accese.

Il copione dei furti messi a segno nella frazione perginese sembrano rispecchiare quelli noti per questo periodo dell'anno (e già accaduti in altre zone della Valsugana), ossia con orari pomeridiani dal crepuscolo alle 19, quando è già buio ma le persone sono ancora in giro o al lavoro, e vengono attuati con rapidità, alla ricerca di merce preziosa a portata di mano. I malviventi «per i loro atti -si legge ancora nel documento- si servono anche di qualche basista, controllano a fondo e sono molto abili nel mimetizzarsi e colpire al momento opportuno».

Come dunque cercare di contenere il problema? «Scordiamoci - è il perentorio invito del comitato - di organizzare ronde civili che non servono a niente e magari intralciano le indagini delle forze dell'ordine, che possono girare anche in incognito. Si può invece essere utili aiutando e vigilando, segnalando persone sospette. Un altro elemento molto utile sarebbe quello di intensificare i controlli, aumentando le fasce orarie sul territorio della polizia locale in aiuto alle altre forze dell'ordine, e su questo di vedrà di coinvolgere anche il sindaco».

L'invito più utile e mai banale è sempre quello di chiamare il 112 per ogni movimento sospetto perché è meglio effettuare una chiamata in più che una in meno.

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