Valsugana / Festività

L’albero di Natale cresce a Madrano: dal vivaio di Sergio Conci al Vaticano

L’unico vivaista in attività in Trentino per questo tipo di pianta, l’Abies Nordmanniana, ha un appezzamento dal 1991, passato di padre in figlio. Oltre 20mila le conifere al cospetto della Maranza e del Calisio e più oltre il Gruppo di Brenta, alcune “anziane” con più di 12 anni ed alte 10 metri

CONSIGLI Il fascino dell'albero di Natale, attenzione ai rischi di incendio 
VIDEO Immacolata, invasione dei turisti: mercatini presi d'assalto
TRENTO L’albero del Bondone è arrivato in piazza Duomo
ROVERETO Addio all'abete, in piazza Rosmini l'albero è di vetro

di Roberto Franceschini

MADRANO. Un Natale senza presepe ed il tradizionale albero addobbato di tutto punto, che Natale sarebbe? Praticamente in ogni casa, nelle quattro settimane dell'Avvento, c'è un gran fermento per tirar fuori dalle cantine gli scatoloni dove sono state riposte le sacre statuine che raffigurano il presepe dove è nato il Bambinello.

Non così, invece, per quanti saranno impegnati nel preparare l'albero "al naturale" arricchito con delle coloratissime bocce artisticamente dipinte, filamenti, stelline, luci multicolori e l'insostituibile puntuale al suo apice. Tranne ovviamente per quelli, fortunatamente una netta minoranza, che preferisco l'albero in materiale plastico riposto anch'esso in cantina per tutto l'anno. Ma da dove provengono le belle e naturali conifere sempreverdi? Perlopiù da paesi del nord Europa, soprattutto dalla Danimarca. Una volta giunte a destinazione, però, sul più bello delle feste natalizie, sono ormai appassite e brutte da addobbare. Per avere quindi un'esemplare che resista in tutto il suo naturale splendore, anche oltre 40 giorni nei nostri caldi appartamenti domestici, vale quindi la pena di acquistare una conifera della famiglia Pinaceae, del genere Abies "Nordmanniana", originaria della Asia Minore (Caucaso), il cui nome è stato assegnato in onore del biologo finlandese Alexander von Nordmann, e quindi nulla a che vedere con la storica regione nord della Francia.

Dal portamento elegante, con meravigliose foglie aghiformi verdi-argentate, rami regolari e da una perfetta forma piramidale. L'unico produttore, anzi l'unico vivaista in attività Trentino per questo tipo di pianta, lo abbiamo incontrato nel suo appezzamento di oltre 3 ettari, a nord della frazione Madrano nel comune di Pergine Valsugana. Vivaio presente sin dal 1991 grazie la passione di Augusto Conci, attualmente gestito dal figlio 55enne Sergio e dalla moglie Orietta. Oltre 20.000 le conifere al cospetto della Maranza ed il Calisio e più oltre il Gruppo di Brenta, alcune di queste "anziane" con una età superiore ai 10/12 anni ed alte anche 8-10 metri, queste ultime ideali per piazze ed aree all'aperto.

Le più richieste sono quelle di età compresa tra i 6-8 anni, di altezza tra 1,80 ed i 2,50 metri ed un costo tra i 40/60 euro. Per il 90% le piante vendute sono recise e quindi successivamente riciclabili come legna da ardere o per farne cippato, mentre le rimanenti 10% sono vendute con le radici, per quei clienti che hanno lo spazio e la possibilità di metterle poi a dimora all'aperto, in terra viva.

Le piante nel corso della loro vita non hanno bisogno di particolari cure, se non acqua abbondante in estate, un po' di ferro e azoto nel terreno e tanta cura per eliminare, a mano, le erbe infestanti. Non si effettuano, invece, trattamenti fitosanitari. Ma quale è il ricordo più bello nella ultra decennale esperienza del vivaista do alberi da Natale?

«Certamente la consegna nel 2021 di 70 piante con radici in speciali vasi di terracotta da 80 kg in diverse sale dello Stato Pontificio, e quale contorno al grande albero in piazza San Pietro, donato dalla Provincia autonoma di Trento. Un abete rosso "Picea abies" alto 28 metri, arrivato dai boschi di Andalo proveniente dalla Gestione forestale sostenibile del Gruppo Territoriale P.E.F.C. Trentino (Programme for the Endorsement of Forest Certification Schmes - Programma di Valutazione degli schemi di Certificazione Forestale)».

Ed infine un ultimo consiglio. «In passato ogni albero venduto doveva essere munito dell'apposito sigillo forestale, con tutti gli inevitabili fastidiosi adempimenti burocratici, mentre adesso questa norma è stata abolita». Ed allora via libera per adornare al meglio l'albero, secondo i gusti e le tradizioni di ogni famiglia.

comments powered by Disqus