Pergine/ Il caso

Il sindaco Oss Emer si prende una pausa da Facebook: «E’ una disintossicazione»

Presenzialista e aggiornato, ora ammette: «Con il Covid, è venuto fuori il peggio di noi, tanti leoni da tastiera che spalano letame». E quindi, uno stop per «rigenerarsi»

di Luigi Oss Papot

PERGINE. «Mi prendo una pausa di disintossicazione»: così il sindaco Roberto Oss Emer spiega la sua decisione di abbandonare (per un periodo) la sua pagina Facebook personale, che conta quasi 3.700 amici e molto spesso centinaia di commenti, soprattutto in calce alle comunicazioni dell'andamento della pandemia in città.

È già la seconda volta che il primo cittadino esce dalla virtualità (peraltro molto potente se ben utilizzata, anche per comunicazioni di servizio, come ha mostrato proprio la pandemia con il primo lockdown): e se da un lato è comprensibile la necessità di una «disintossicazione», come la chiama Oss Emer, dall'altro è palese come questa decisione non si debba ricondurre al suo uso sfrenato dei social network, quanto all'azione degli ormai famosi «leoni da tastiera», che «spalano letame», come dice Oss Emer, sia nei suoi confronti ma anche nei confronti di altre persone, facendo spesso degenerare il dialogo in volgare caciara.«Passi per quello che viene rivolto nei miei confronti - prosegue Oss Emer - ma non era più tollerabile che ad ogni mio post seguissero diverbi con toni incomprensibili.

Facebook è uno degli strumenti di comunicazione che ho usato molto spesso negli ultimi cinque anni per aggiornare i miei concittadini, certamente formidabile per l'immediatezza, che mi ha permesso di interloquire con i cittadini e viceversa, ma ha consentito però anche a chicchessia di sfogarsi con commenti e spesso insulti che a volte ho veramente fatto fatica a comprendere, a sopportare e a giustificare. Spesso i miei post sono diventati un luogo ove tutti potevano dire tutto ed il contrario di tutto. Sono certo che le mie comunicazioni siano state apprezzate dalla stragrande maggioranza dei cittadini ma adesso comincia ad essere impegnativo ingoiare tutto».

Quotidianamente durante il primo lockdown di un anno fa, ed ora a cadenza meno frequente ma comunque assidua, Oss Emer con i suoi post aggiornava la cittadinanza sullo stato dei contagi e dell'andamento della pandemia in città; qualche volta i post erano comunicazioni di servizio sull'attività amministrativa, lavori, cantieri, ma anche su urgenze, guasti o allarmi, come durante la tempesta Vaia, durante la quale il sindaco tutta la notte aggiornò quasi di ora in ora la situazione con post precisi, o rispondendo direttamente ai cittadini in caso di richieste particolari.

Ed ora? Aggiornamenti e comunicazioni potranno essere raggiunti su Facebook seguendo la pagina istituzionale del Comune di Pergine (tuttavia ancora poco seguito), oppure consultando il sito internet istituzionale. Dal canto suo il sindaco Oss Emer torna all'antico modo di confrontarsi con i cittadini, più brigoso certo che scrivere un post sui social, ma almeno più vero e sincero: «Sarò disponibile - conclude - come sempre e come è doveroso da parte di un amministratore per un confronto diretto, nella sede istituzionale, per raccogliere critiche, istanze, suggerimenti, indicazioni e segnalazioni».La scelta di Oss Emer è stata accolta con dispiacere dai cittadini che hanno commentato il suo post «di arrivederci», ma anche da comprensione per le motivazioni che lo hanno portato a questo.

«Credo che il coronavirus oltre al danno sulla salute pubblica abbia fatto emergere il peggio di noi, la strafottenza, la maleducazione, l'egoismo e l'individualismo», scrive un utente in calce al post di Oss Emer; «Purtroppo anziché usare questi potenti strumenti di comunicazione come si dovrebbe, molti li usano a scopo personale per scaricare tutte le loro frustrazioni» scrive un altro.Per intanto sul profilo del sindaco è calato il sipario ed è difficile sapere se si rialzerà.

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