«Al Faro» lavori quasi terminati, ricostruito lo storico ristorante

di Giorgia Cardini

Un nuovo "Faro" sorge sulla spiaggia Nogarola, ai piedi di Ischia.
È quello costruito sulle ceneri dell'omonimo ristorante che per 50 anni ha accolto clienti italiani e stranieri, costituendo un importante pezzo dell'offerta turistica sviluppatasi sul lago di Caldonazzo tra gli anni Sessanta e Settanta.
Nonostante non fosse esattamente una bella costruzione, «Al Faro» e sulla sua spiaggia si sono incontrati per decenni moltissimi perginesi e negli ultimi tempi - grazie a una nuova gestione di livello più elevato in sala e cucina - il locale aveva avuto una ulteriore spinta.

A chiudere quella pagina di storia, nel 2019 la Palcos srl dell'imprenditore Flavio Pallaoro ha annunciato di aver acquistato il vecchio immobile, il parcheggio e la spiaggia sottostante dagli eredi Bonomini, per un'opera di riqualificazione complessiva che ora sta volgendo al termine.
La Palcos è per altro proprietaria anche del ristorante pizzeria Ca' Rossa, riqualificato anni fa e altro punto di riferimento della sponda est del lago, mentre a San Cristoforo lo è di gran parte delle aree che dovevano rientrare nel piano di rilancio fermato anni fa. Tra questa, la grande superficie su cui sorge l'ex Hotel Seehof, i cui lavori di riqualificazione sono fermi da molto tempo: secondo quanto dichiarato alla vigilia delle ultime elezioni amministrative dal sindaco Roberto Oss Emer, per riprenderli è necessaria una variante al Pup.

Tornando di nuovo «Al Faro», l'edificio costruito in poco più di un anno è composto da due parallelepipedi sovrapposti, realizzati in cemento, sassi e vetro secondo i canoni dell'architettura contemporanea.
Al lavoro nei grandi spazi interni, in cui il legno predomina insieme alle grandi vetrate apribili verso il lago, sono ora le imprese che si occupano di impianti e non manca davvero molto al completamento dell'opera.
Dal parcheggio affacciato sulla strada statale si entrerà al ristorante varcando un muro in sassi e legno, mentre una vasta scalinata sempre di legno porta alla terrazza sottostante i posti auto e, proseguendo, alla spiaggia in ciotoli di piccole dimensioni completamente rifatta che verrà attrezzata.
Nella relazione al progetto si legge che «si sono voluti riprendere i terrazzamenti di muri a secco che caratterizzano il profilo del colle di Ischia e utilizzare materiali ed elementi già presenti nel paesaggio per realizzare un edificio in grado di appartenere ad un sistema radicato e più ampio che possa contribuire alla qualità del sistema paesaggio che lo accoglie».
Nel progetto sono stati tenuti in considerazione anche altri fattori, tra cui la presenza della statale con l'insidiosa uscita dal parcheggio: in quel punto due curve limitano da sempre la visibilità per i veicoli in partenza dal "Faro", e nello stesso tratto purtroppo gli incidenti stradali nel corso degli anni sono stati numerosi.

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