Il liceo Marie Curie apre il corso di studi per esperti ambientali

di Daniele Ferrari

Approfondire la sostenibilità ambientale, i cambiamenti climatici e la conoscenza del territorio frequentando i banchi del liceo scientifico. Tutto ciò sarà possibile sin dal prossimo anno scolastico 2021-2022 all’istituto «Marie Curie» di Pergine, guidato dalla dirigente Elina Massimo, grazie al primo liceo scientifico con “curvatura” ambientale del Trentino (e tra i primi ad essere avviati in Italia). Un progetto che parte da lontano, con alcune classi del liceo scientifico perginese che in passato avevano già partecipato a uscite in montagna e sul ghiacciaio del Mandrone, aderendo al progetto «Ma.Va.Pian» (mappatura, valutazione e pianificazione dei servizi ecosistemici) progettando un vero “corridoio ecologico” in via Paludi, e prendendosi cura di una stazione meteorologica installata da Meteotrentino presso l’istituto (nella foto, l’inaugurazione), coinvolgendo alcuni studenti disabili.
«Verrà mantenuta l’impostazione tradizionale e le materie curriculari del liceo scientifico (stesse ore di Italiano, matematica, latino e filosofia) - spiega il professore di matematica e fisica Luca Zampedri -. Ma per ogni anno di corso verranno proposte due ore settimanali della nuova materia “ambiente e sostenibilità”, orientando la proposta educativa del nuovo liceo verso le questioni ambientali, sulle sostenibilità ecologica e ai cambiamenti climatici (temi che appassionano gli studenti sulle orme di Greta Thunberg)».
A cambiare non saranno solo materie e orari, è infatti prevista la settimana corta dal lunedì al venerdì con un rientro pomeridiano obbligatorio e uno facoltativo (dedicato a materie digitali e al Tedesco nel triennio), ma anche il modo di tenere le lezioni.
«Accanto alle normali lezioni in classe negli insegnamenti di scienze naturali e fisica sono previsti laboratori e uscite sul territorio (superato il triste periodo della didattica a distanza) - conferma il professor Zampedri - sarà possibile confrontarsi con esperti e tecnici dell’Agenzia provinciale ambiente (Appa), di Meteotrentino, del Muse, della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) e della Fondazione E. Mach, enti con i quali l’istituto collabora da tempo. Grazie a lezioni e consigli dei maggiori docenti e ricercatori trentini saranno analizzati i temi dei cambiamenti climatici e delle trasformazioni in campo forestale, faunistico, agricolo, gestione del territorio, acqua e rifiuti, avviando percorsi di alternanza scuola-lavoro appassionanti per gli studenti e arricchenti per l’indirizzo scolastico».
Una curvatura ambientale che ispirerà tutte le materie. «Nei programmi curricolari di Italiano, storia, filosofia, latino, matematica, storia, e persino scienze motorie, troveranno spazio nei cinque anni dei moduli per approfondire la conservazione della biodiversità, le scienze dell’atmosfera, le energie rinnovabili e l’ecologia applicata - conclude il professore - e non mancherà la possibilità di partecipare ad attività formative opzionali, conseguire le certificazioni linguistiche e digitali e avvicinarsi al sistema “Geographic Information System” (Gis) che permette l’acquisizione, l’analisi digitale e informatica di dati geografici creando apposite mappe e diagrammi su elementi sempre più rilevanti come temperatura, venti, precipitazioni, scioglimento dei ghiacciai e sfruttamento del suolo».

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