Per il centro sportivo di Madrano chiesta una deroga per intitolarlo a Elio Sartori

Intitolare il centro sportivo di Madrano a Elio Sartori (foto), fondatore e a lungo presidente della Polisportiva Oltrefersina. Questo il contenuto della mozione presentata dai gruppi di minoranza del consiglio comunale di Pergine (Upt, Patt e Pd e primo firmatario Walter Zanei) discussa ieri nella Conferenza dei capigruppo. 
Elio Sartori, scomparso lo scorso luglio a 72 anni, nel 1967 diede vita al Circolo Sportivo Culturale Oltrefersina con Valentino Casagrande e Livio Dalcolmo, per permettere ai giovani una gestione attiva e sana del tempo libero. «Oltre cinquant’anni sono passati da quella data ed oggi quella piccola realtà ha fatto nascere l’attuale Polisportiva Oltrefersina che conta tanti volontari, allenatori e tecnici in ben undici discipline sportive accanto a centinaia di ragazzi - si legge della mozione - negli anni 2007-2008 Elio ha contribuito attivamente alla ristrutturazione del centro sportivo di Madrano e nel 2017, era sempre in prima linea durante la realizzazione del manto sintetico». Sartori che è stato anche consigliere comunale e assessore alla cultura con il compianto il sindaco Renzo Anderle, è stato premiato nel 2013 come «dirigente sportivo dell’anno» dall’amministrazione di Pergine, ricevendo nel 2017 la «Stella di bronzo al merito sportivo» da parte del Comitato Olimpico nazionale (Coni). «Elio era molto attivo nelle associazioni dell’Oltrefersina (membro del Coro Castel Rocca, Consiglio degli affari economici della Parrocchia, nel direttivo della scuola materna Anna Prada di Madrano e nel Consorzio Miglioramento Fondiario Madrano-Canzolino) - ricorda la mozione - ha rappresentato la comunità dell’Oltrefersina sia come fiduciario, consigliere comunale e assessore alla cultura. Elio ci ha insegnato molto e con lui la nostra comunità e la Polisportiva Oltrefersina sono cresciute raggiungendo obbiettivi importanti». Pur riconoscendo le normative che regolano l’intitolazione di luoghi pubblici, la mozione chiede a sindaco e giunta di intitolare l’impianto sportivo alla sua memoria chiedendo la deroga rispetto alla scadenza dei dieci anni dalla scomparsa che sarebbe necessaria.

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