Cassaforte scassinata, ladri rubano ricco bottino

Torna a farsi preoccupante, in Alta Valsugana, la frequenza di raid ladreschi, con alcuni furti riusciti e altri, fortunatamente, solo tentati.

Dopo i casi di due settimane fa sull'Altopiano della Vigolana, con una serie ravvicinata di intrusioni in casa e la sottrazione, in un caso, anche di un'automobile (ritrovata una settimana più tardi sulla collina di Trento), questa volta a essere interessata è la zona di Pergine, a poco più di un anno dagli ultimi furti in abitazione di cui si è avuto notizia (è di gennaio dell'anno scorso un pesantissimo raid ladresco ai danni di decine di case e appartamenti del perginese, a cui ne seguì un altro, ai primi di marzo).

I furti di cui si hanno per ora notizia sono due, a breve distanza di tempo l'uno dall'altro. Quello più eclatante, per le modalità e per il bottino che i ladri sono riusciti a recuperare, proviene dalla frazione dei Masetti. Mercoledì mattina una banda di ladri ha colpito nella parte più meridionale del paese. Probabilmente un appostamento continuo e molto discreto (che accomuna quasi tutti i fatti di questo tipo che finora hanno interessato Pergine) ha garantito che il colpo andasse a buon fine, in quanto il complesso, di due appartamenti, era completamente vuoto.

Dopo essere entrati nell'abitazione arrampicandosi al secondo piano dal canale di scolo dell'acqua piovana, l'attenzione dei malviventi è andata alla cassaforte a muro: usando vari attrezzi da lavoro prelevati dagli scantinati dell'abitazione, hanno letteralmente preso a martellate la porta della cassetta, scardinandola, e riuscendo, con non poco lavoro, a impossessarsi del contenuto. La refurtiva ammonta a oltre 6.000 euro fra denaro e gioielli. Non paghi di quanto recuperato, i malviventi hanno perlustrato tutta la casa e anche l'appartamento al piano sottostante, riuscendo anche in questo caso a impossessarsi di denaro.

Gli abitanti delle case vicine, pur sentendo rumori di «lavori in corso», non si sono allarmati, convinti che all'opera ci fosse proprio il proprietario di casa.
Anche in questo caso, oltre al furto in sé, sono molto ingenti i danni che l'operato dei ladri ha causato agli appartamenti. Essendo l'abitazione vicina al bosco, è facile immaginare come i ladri, terminato il colpo, abbiano avuto vita facile dandosi letteralmente alla macchia.

La notizia di un secondo tentativo di furto proviene da Ischia, dove durante le notti scorse ignoti hanno tentato di forzare la porta d'ingresso della chiesa parrocchiale, già presa di mira più volte anche negli anni scorsi. Questa volta i malviventi hanno agito sulla serratura del portale, tentando di asportare in blocco tutta la parte. A quanto pare, non sono riusciti nel loro intento e si sono fermati prima di poter entrare nell'edificio nel quale, tuttavia, avrebbero trovato ben poca cose di cui appropriarsi, forse solo qualche spicciolo lasciato dai fedeli per accendere una candela. La porta robusta, di legno massiccio, ha fatto il suo dovere e ha scoraggiato i malviventi.


Evidentemente è stata scelta la chiesa di Ischia perché abbastanza isolata rispetto alle altre abitazioni del paese (è posta su una piccola collina), con l'ingresso lontano anche dalla strada e piuttosto nascosto dalla vegetazione. Un obiettivo studiato, quindi, che però ha causato solo danni.


Il consiglio che le forze dell'ordine danno in questi casi è quello di allertare subito il numero unico 112, anche per la sola presenza di persone sospette o estranee o di rumori provenienti dalle abitazioni vicine.

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