Rifiuti, in cinque mesi sono state fatte 39 multe

di Luigi Oss Papot

In cinque mesi 39 multe per abbandono di rifiuti, quasi 8 al mese, o due a settimana: è questo il bilancio dei primi cinque mesi del 2017 delle sanzioni elevate dalla Polizia Locale e dal Corpo Forestale ad altrettante persone per aver abbandonato o mal conferito rifiuti nei punti di raccolta o, peggio ancora, in altri luoghi.
 
Nel dettaglio, 28 sono le multe fatte dalla Polizia Locale: la più elevata di 281 euro, quella minore di 50 euro, per una media di 141 euro a sanzione ed un totale di ben 4107 euro per questa sola tipologia di sanzione.
Sono 11 invece le multe del Corpo Forestale, tutte però da 600 euro, per un totale di 6.600 euro.
Facendo una veloce somma quindi si ha un totale complessivo di quasi 11 mila euro per le sole sanzioni per abbandono di rifiuti.
Una cifra che, anche presa singolarmente, potrebbe garantire alla singola utenza migliaia di conferimenti di imballaggi leggeri nei cassonetti stradali, oppure comunque anni di fatture. Ma le multe tuttavia arrivano e, appunto, sono pesanti.
 
A spiegare le modalità pratiche di come si arriva alla comminazione di una multa è il sindaco di Pergine, Roberto Oss Emer: «Ciò è possibile grazie alla collaborazione degli operatori di Amnu che, riscontrato il problema, lo segnalano subito alla Polizia Locale. Una volta che tutti sono sul posto, il sacchetto abbandonato viene aperto alla ricerca di indizi che possano ricondurre al legittimo proprietario che, con scarso senso civico, ha commesso il fatto». Ed è qui che si viene a conoscenza di dettagli che, di primo acchito, potrebbero sembrare addirittura surreali: «Molto spesso chi abbandona i rifiuti si crede furbo - continua Oss Emer - ma poi si dimentica nei sacchetti fatture, scontrini con il numero di tessera del supermercato, telefonini, documenti vari. Si capisce come fare due più due sia un gioco da ragazzi in questo caso».
 
Ad aiutare sono anche le fototrappole, posizionate in più punti del territorio, anche se qui il discorso si fa più complicato: «Non è poi così facile e immediato, come si potrebbe pensare, risalire ad un nome da una fotografia. A Pergine siamo in tanti, e quindi l’indagine è più lunga e laboriosa. Ma porta comunque a dei risultati». 
Stesso discorso vale per le telecamere che, silenziose, giorno e notte, sorvegliano la città e già hanno permesso in passato di arrivare ad individuare responsabili di vandalismi.
 
Ma non manca neanche, e questa è la cosa che più fa piacere al sindaco Oss Emer, la collaborazione diretta dei cittadini che segnalano il fatto, oppure lo riprendono con il cellulare: «È il caso di una multa che è stata comminata a Madrano, grazie alla collaborazione di un cittadino che, accortosi del fatto, lo ha ripreso con il suo cellulare. Due uomini stavano scaricando in un bidone della carta dei rifiuti inerti, credendo di non venire scoperti, ma il video, che ha ripreso per bene i volti dei responsabili oltre alla vettura, con numero di targa ed anche logo della ditta, ci ha permesso di sanzionare questi incivili». E in questo caso (ma non è l’unico), trattandosi di persone intestatarie di ditte, oltre alla sanzione economica subiranno anche un procedimento penale.
 
Insomma, anche se gli «addetti ai lavori» agiscono silenziosamente, senza grande pubblicità, chi trasgredisce e fa l’incivile paga, e profumatamente.

comments powered by Disqus