Panarotta, il bacino costa troppo

I sindaci premono, l'assessore Dallapiccola replica: «Impegni rispettati»

Oltre 2,78 milioni di euro investiti da Provincia e Trentino Sviluppo Spa nel rilancio del compendio sciistico della Panarotta e della società Panarotta Spa, ma poche speranze per la realizzazione di un bacino d'accumulo idrico per l'innevamento artificiale e il rilancio della ski-area. Questo quanto precisa in una nota l'assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola, rispondendo alle richieste dei sindaci dell'ambito per realizzare un invaso «in tempi brevissimi e comunque al di fuori di quanto assunto negli impegni sottoscritti» (come riportato lo scorso 26 febbraio da l'Adige ). «Il sistema pubblico dal 2005 al 2014 ha impegnato nel compendio della Panarotta e nella società di gestione 1,964 milioni di euro, a cui si aggiungono 700 mila euro a chiusura del Protocollo d'intesa del 2016 (in totale 2,674 milioni) - precisa l'assessore Michele Dallapiccola -; a ciò va aggiunta la realizzazione nell'ultimo anno di alcune opere per l'efficientamento dell'impianto di innevamento esistente, il potenziamento del parco generatori neve e la pulizia di alcune prese d'acqua (ulteriori 175 mila euro)». 

Nel corso del 2016 Trentino Sviluppo ha migliorato il «sistema neve» con l'opera di presa sul Rio Rigolor (49 mila euro), il potenziamento della dorsale elettrica e dei pozzetti sulla pista Malga (44 mila euro), acquisendo due «cannoni» ad asta (13 mila euro). «L'investimento pubblico complessivo dal 2005 ad oggi è quindi di 2,78 milioni di euro e gli impegni di Trentino Sviluppo sono stati realizzati al 110% rispetto al protocollo d'intesa - ricorda ancora Dallapiccola -: nel prossimo triennio sono previsti da Trentino Sviluppo ulteriori 400 mila euro per opere di manutenzione e miglioramento (revisione dell'impianto Malga Montagna Grande - Cima Esi)». 

Nel ricordare gli interventi in capo a Panarotta Spa per il rilancio dell'intera area sciistica (parco giochi «Panarottaland», pista da slittino, SkiWeg «Storta-Rigolor»), Dallapiccola evidenzia come la Panarotta sia un luogo molto adatto a famiglie e all'avviamento alla pratica dello sci, una vera palestra per la Valsugana, ma anche il fatto che si tratti di una stazione sciistica di interesse locale, complementare per l'economia di zona. Così, sul bacino di innevamento, le parole di Dallapiccola non appaiono tranquillizzanti: «La costruzione di un bacino di innevamento completerebbe in termini definitivi la fruibilità dell'area e in prospettiva la sua realizzazione va considerata - ammette l'assessore -: ma le moderne tecniche di costruzione, i necessari standard di sicurezza e la durabilità dell'opera richiedono costi che non si fermano a poche centinaia di migliaia di euro». Dunque, «gli interventi vanno calendarizzati e collimati con disponibilità finanziarie funzionali al miglior rendimento. Investire ingenti e immediate somme su un singolo asset dell'offerta turistica locale appare poco prudente, quando la diversificazione appare una strategia vincente per l'ambito».

Nel concludere, l'assessore Dallapiccola ricorda le somme previste a favore dei territori e comuni dell'Alta Valsugana sia attraverso il «Progetto Leader» (oltre 9 milioni di euro), i 12,5 milioni di euro per la riqualificazione delle Terme di Levico (con contributo provinciale di 5,5 milioni) e la realizzazione di opere per lo sviluppo territoriale (riqualificazione urbanistica immobiliare a Levico e il passaggio ciclo-pedonale del Rastel a Pergine). «Si deve guardare a forme diversificate d'investimento, seguendo impulsi e vocazioni più consone alla zona - conclude Dallapiccola -: la Provincia saprà garantire, con amministratori e operatori, l'interesse pubblico e lo sviluppo economico della Comunità dell'Alta Valsugana e Bersntol».

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