Pergine: al Cristallo c'è una nuova mensa

di Luigi Oss Papot

Lunedì scorso a mezzogiorno (poteva esserci ora più appropriata?) ha preso ufficialmente il via la nuova avventura della Risto3 in via Chimelli a Pergine. La ditta - colosso cooperativo trentino nella ristorazione - infatti ha rimesso completamente a nuovo il locale un tempo noto come «rosticceria al Cristallo», sostituendo impiantistica e attrezzature, il tutto grazie ad un intervento di partenariato tra pubblico e privato del valore di circa 150 mila euro, per farne una vera mensa ristorante.

I posti a sedere sono adesso circa 120 su un’area di più di 250 metri quadrati.
La mensa è pensata in particolare per gli studenti e il personale dell’stituto superiore «Marie Curie», ma è comunque aperta a tutti, con un sistema totalmente computerizzato per scegliere il proprio pasto, oltre alla possibilità dell’asporto.

Il tutto è stato realizzato anche grazie ai suggerimenti degli stessi studenti della scuola perginese, che tempo fa avevano compilato un questionario in merito, da cui sono state ricavate preziose indicazioni progettistiche e funzionali.

La presidente di Risto3, Sara Villotti, nel discorso d’inaugurazione, ha parlato della nuova mensa come di una vera scommessa: il ristorante, infatti, anche nell’arredamento è concepito soprattutto per i giovani (ad esempio, con tavoli dotati di prese per la ricarica degli smartphone) e un calcetto all’ingresso. Non solo: la struttura ha permesso l’assunzione di tre nuovi addetti.

Parole di plauso sono arrivate anche dal presidente della Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Pierino Caresia, e dall’ex presidente Mauro Dallapiccola, sotto il governo del quale la Risto3 si era aggiudicata l’appalto per il servizio mense scolastiche ed era partita l’idea di questa mensa.
La Risto3 è stata l’unica azienda a partecipare alla gara d'appalto sul finire del 2014 per il servizio delle mense scolastiche, per la durata di 10 anni. L’importo a base d’asta era di 2.073.981,36 euro all’anno per 10 anni. La Comunità ha spuntato un lieve ribasso: 2.059.183,09 euro, risparmiando quindi circa 14.800 euro all’anno, per circa 450 mila pasti serviti all’anno.

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