Era senza revisione da 8 anni Auto fuori legge: 2 denunce

di Marica Viganò

Una telecamera, un treppiede ed un computer collegato alla Motorizzazione: grazie ai dati rilevati dalla targa, in meno di un secondo gli agenti hanno scoperto che l’auto viaggiava senza revisione. Da un attento esame del libretto di circolazione, si è scoperto che il tagliando che avrebbe dovuto attestare le buone condizioni del mezzo era falso. Contraffatto come i due tagliandi precedenti.

Il controllo, da parte della polizia locale dell’Alta Valsugana, è avvenuto sulla statale all’altezza di Pergine. Tre gli agenti impegnati nel servizio con il Targasystem: un vigile per verificare il funzionamento della telecamere e due colleghi, ad alcune centinaia di metri di distanza, per il controllo dei dati sul computer e per fermare i mezzi quando scatta l’«alert» per revisione scaduta, oppure perché senza assicurazione o perché inseriti nella banca dati dei veicoli rubati.

Da quando il «grande fratello» delle targhe è sbarcato in Trentino, le multe sono fioccate. Bastano due dati per spiegare il fenomeno: solamente nel territorio di competenza della polizia locale di Trento, in undici mesi sono stati effettuati oltre 27mila controlli ai veicoli e le sanzioni hanno riguardato l’1,75% dei mezzi passati attraverso la banca dati centrale della Motorizzazione e dei ministeri dei Trasporti e dell’Interno. Su 482 sanzioni, 405 riguardavano mezzi non revisionati.

Il controllo della polizia locale dell’Alta Valsugana, coordinata dal comandante Andrea Tabarelli, è avvenuto nei giorni scorsi e il sistema di allerta è scattato alla lettura della targa di una Volkswagen Passat. La pattuglia, che si trovava circa 200 metri dopo l’agente con la telecamera, ha fermato l’auto. L’automobilista, che vive a Trento, ha mostrato agli agenti la carta di circolazione, convinto che tutto fosse a posto: «È mio padre che si occupa dell’auto» ha detto. Il tagliando di revisione sembrava regolare.

Temendo un errore della banca dati, gli agenti hanno controllato con particolare attenzione, scoprendo dal tipo di stampa che effettivamente si trattava di un falso. Inoltre il codice non corrispondeva a nessuna officina abilitata dal ministero dei Trasporti. Il tagliando era fatto molto bene, ma non era originale; era falso come i due tagliandi che avrebbero attestato le revisioni precedenti. Insomma da ben otto anni (la prima revisione sarebbe dovuta avvenire nel 2008) la Passat circolava senza aver superato i controlli nelle officine specializzate, verifiche che riguardano sia l’aspetto meccanico del mezzo (il corretto funzionamento dell’auto, lo stato della carrozzeria, la manutenzione) sia i consumi e dunque l’impatto ambientale.

L’automobilista, 25 anni, è stato segnalato alla procura di Trento per falso in atto pubblico e truffa, ma anche il padre, che risiede a Caserta, è finito nei guai per concorso nel reato. Coinvolta nell’indagine anche la procura di Santa Maria Capua Vetere. L’auto è stata sottoposta a fermo.

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