Raccolta di firme contro la chiusura della Coop

di Daniele Ferrari

Oltre 200 firme per dire «No» alla ventilata chiusura del punto vendita di via Crivelli della Famiglia Cooperativa Perginese e per esprimere il dissenso di soci e clienti rispetto a tale decisione del direttivo. La notizia (riportata da l'Adige ) sta suscitando preoccupazione nella clientela del negozio di vicinato nel centro di Pergine (tra piazza Municipio e da El Marcadel), e da alcuni giorni è partita la raccolta di firme spontanea nello stesso punto vendita tra clienti e residenti. 

«Il punto vendita di via Crivelli è il riferimento per tutta la parte centro-nord di Pergine - si legge nelle breve lettera che accompagna le firme - una zona scoperta di qualsiasi servizio di generi alimentari. E' storicamente il negozio di chi vive e lavora nel centro storico e di chi quotidianamente si reca in centro per gli acquisti». La decisione sulla chiusura del punto vendita di via Crivelli sarà al centro della prossima riunione del Cda della Famiglia Cooperativa Perginese, ma i margini per un ripensamento appaiono esigui.

«La decisione è maturata dopo che i proprietari privati dell'immobile ci hanno comunicato un notevole rincaro delle quote d'affitto dei locali (sembra che lo stabile sia al centro di un'operazione di compravendita) - spiega il direttore Luigi Angheben, confermando le parole del presidente Flavio Tenni - costi che già incidono per oltre il 10% sul nostro fatturato. Visto il calo delle vendite e i limitati margini di spesa delle famiglie non appare più sostenibile per la nostra cooperativa di consumo garantire l'apertura di due negozi distanti meno di 250 metri (via Crivelli e piazza Garbari). Stiamo svolgendo un importante ruolo di presidio nelle frazioni e nei paesi minori, ma le leggi di mercato valgono anche per la nostra realtà commerciale».

Un recete incontro con l'amministrazione comunale non aveva portato ad alcun esito (nessun possibilità di incidere sui titolari dell'immobile) od individuazione di spazi alternativi, mentre parte di arredi e attrezzature del punto vendita di via Crivelli pare destinato a rimodernare altri negozi della cooperativa.
«La raccolta di forme vuol essere un forte segnale perché il cliente-socio possa esprimere il proprio dissenso su tale chiusura - concludono i firmatari - noi vogliamo che il punto vendita rimanga aperto».

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