Si nasconde nel meleto per evitare l'alcoltest

I carabinieri erano a San Cristoforo al lago, lungo la statale 47. L'automobilista viaggiava in direzione Pergine e, non appena ha visto la macchina dell'Arma e il militare con la paletta, ha fatto una brusca manovra verso destra, infilandosi in via del Rastel, dove parte la ciclabile che porta in via Paludi. Ha cercato di nascondersi tra i meleti, ma i carabinieri l'hanno scovato. Sottoposto ad alcoltest, superava di tre volte i limiti previsti dal codice della strada: aveva 1.85 grammi per litro

di Marica Viganò

palloncino.jpgSAN CRISTOFORO - Ultime feste d'estate e ultime occasioni per far baldoria per i giovani trentini e per gli ultimi turisti rimasti sui laghi di Levico e Caldonazzo. Ma i gestori dei locali, attenti alla clientela e soprattutto a tener lontano persone che altro non fanno che disturbare il divertimento altrui, si sono accordati per maggiori controlli con le forze dell'ordine, soprattutto con l'alcoltest. Ed è così che sul lago di Caldonazzo le pattuglie, in orario serale e notturno, non mancano. Ne sa qualcosa l'automobilista che giovedì notte, dopo aver alzato parecchio il gomito, ha tentato di evitare un posto di blocco nascondendosi con la propria auto tra i meleti: raggiunto dalla pattuglia è stato identificato e denunciato per il troppo alcol.


I carabinieri erano a San Cristoforo al lago, lungo la statale 47. L'automobilista viaggiava in direzione Pergine e, non appena ha visto la macchina dell'Arma e il militare con la paletta, ha fatto una brusca manovra verso destra, infilandosi in via del Rastel, dove parte la ciclabile che porta in via Paludi. Ha cercato di nascondersi tra i meleti, ma i carabinieri l'hanno scovato. Sottoposto ad alcoltest, superava di tre volte i limiti previsti dal codice della strada: aveva 1.85 grammi per litro, che gli sono valsi il ritiro immediato della patente e la denuncia per guida in stato d'ebbrezza oltre che una multa per aver cercato di saltare un posto di controllo. L'auto è salva, perché non era intestata all'uomo.


Un paio di notti prima, sempre a San Cristoforo, i carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana assieme ad una pattuglia della polizia locale hanno organizzato un servizio coordinato di controllo con tre postazioni per le verifiche con l'alcoltest. L'operazione di prevenzione non è avvenuta in una serata qualsiasi: al Lido era stata organizzata una festa che ha richiamato giovani e giovanissimi. I controlli, con personale in borghese - tra cui una donna maresciallo - all'interno del locale per prevenire risse, sono stati organizzati in accordo con il gestore dopo il violento litigio accaduto alcune settimane prima nel parcheggio fra ragazzi di origine straniera.
Tutto è filato liscio, comprese le verifiche per l'alcol: 21 i controlli con l'alcoltest e tutti erano sobri. Sono infatti sempre più le persone che, per non rischiare la patente o addirittura il sequestro della macchina, preferiscono far guidare l'amico oppure chiamano un taxi. Ma c'è anche chi - giovanissimo - si arrangia alla «vecchia maniera» e si fa venire a prendere da mamma e papà. Ma. Vi.

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