Il parroco don Daniele Laghi  ha twittato contro «Mortadella»

Il sacerdote che presta servizio in Valle dei Mocheni ha bocciato online Prodi e Napolitano. «Non è possibile che in Italia non si riesca a trovare qualcun altro degno di ricoprire l'importante carica di Presidente della Repubblica. Bisognerebbe seguire l'esempio di Papa Francesco con la Chiesa che deve essere per tutti i cristiani»

di Nicoletta Brandalise

Daniele LaghiVALLE DEI MOCHENI - «Per fortuna che mortadella non è salito al Quirinale adesso speriamo in bene!! Ma la vedo dura proporre una persona esterna alla politica», così twittava don Daniele Laghi (nella foto) mentre a Roma veniva cancellato il nome di Romano Prodi dalla lista dei papabili per succedere al Presidente Napolitano. Subito dopo la notizia delle dimissioni di Bersani e Rosi Bindi. Una rivoluzione copernicana da cui era difficile estraniarsi.


Così al sacerdote più comunicatore del pianeta che presta servizio in Valle dei Mocheni e che, con Twitter e Facebook, conversa con il mondo è scappata la soddisfazione per il «de profundis». Chiediamo a don Daniele di spiegarci il motivo dello «scampato pericolo». Sulle prime tace. Poi spiega pacato: «Il mio commento non era diretto alla persona di Prodi, beninteso. Lui rappresenta una politica vecchia e secondo me è giunto il momento di rinnovarsi. Quella stessa vecchia politica che non ha saputo neanche sostenere il suo candidato. Secondo me c'è bisogno di credere che, per ricoprire la carica di Presidente, possa valere la pena spendere anche una persona che stia "al di fuori". Certo, con una cultura alle spalle, ma che non possa essere strumentalizzata da nessuno. Al di sopra delle parti, insomma».


Poi il pensiero di don Daniele cade sulla notizia di un «Napolitano bis», quando la votazione non è ancora terminata e il commento è lapidario: «È una vergogna!» esclama «non è possibile che in Italia non si riesca a trovare qualcun altro degno di ricoprire una carica così importante!». E anche in questo caso nulla di personale contro Napolitano. Chi ne sarebbe degno?, chiediamo ancora: «Non posso fare nomi» si schernisce «potrebbe essere un diplomatico o uno sportivo. È stato fatto il nome di Alfredo Martini (un dirigente sportivo ed ex ciclista, ndr), non dico lui, ma potrebbe essere un'idea...».


Una politica che arranca, alla base c'è una mancanza di valori? «Quando c'è crisi, c'è dappertutto. In famiglia e anche in politica. Bisognerebbe seguire l'esempio di Papa Francesco con la Chiesa che deve essere per tutti i cristiani. Così la politica dovrebbe essere per tutti i cittadini». Un pensiero limpido come il sole che da opinionista improvvisato, preso per sfinimento dal cronista, don Daniele ha voluto condividere con altre milioni di opinionisti che lo fanno di professione e spesso masticano solo aria. Don Daniele si è augurato di poterci scherzare sopra sul suo tweet. Non sono uno scherzo la buona notte e il buongiorno che il giovane sacerdote dispensa sempre con la benedizione e un pensiero buono a tutti i suoi amici da Facebook e da Twitter. Chi li riceve ha già dalla sua parte il buonumore.

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