Pergine, al Marie Curie si studia l'arabo

L'insegnamento della lingua e cultura araba, leggendo e traducendo anche le sure del Corano, arriva nella scuola pubblica. Al Marie Curie di Pergine, presso il liceo linguistico nato in quest'anno scolastico, 18 ragazzi seguono un corso opzionale (da scegliere tra varie possibilità del curriculum studi) tenuto da Barbara Pancosta, docente di spagnolo, laureata in arabo a Siviglia, dove ha presentato una tesi sperimentale sulla donna musulmana. Si tratta della prima esperienza in Trentino in cui la lingua araba entra in maniera ufficiale nella scuola provinciale

di Alberto Piccioni

L'insegnamento della lingua e cultura araba, leggendo e traducendo anche le sure del Corano, arriva nella scuola pubblica. Al Marie Curie di Pergine, presso il liceo linguistico nato in quest'anno scolastico, 18 ragazzi seguono un corso opzionale (da scegliere tra varie possibilità del curriculum studi) tenuto da Barbara Pancosta, docente di spagnolo, laureata in arabo a Siviglia, dove ha presentato una tesi sperimentale sulla donna musulmana. Si tratta della prima esperienza in Trentino in cui la lingua araba entra in maniera ufficiale nella scuola provinciale. «Sono stata contattata dalla Università Cà Foscari di Venezia per un tirocinio - spiega Barbara Pancosta - siamo gli unici in zona. Bergamo è la città più vicina dove è stato attivato questo tipo di percorso formativo». Pancosta è referente di istituto per il liceo lingusitico e, assieme alla dirigente  Sandra Boccher , ha deciso che tipo di corsi opzionali avviare.
Il corso si è svolto inizialmente  con 10 ore di alfabetizzazione della lingua araba. In questo periodo si svolgerà una sorta di «tirocinio» con conversazione in lingua araba, con  Daniel Garcia .
Perché l'arabo in un liceo linguistico del Trentino? «Perché non è sufficiente limitarsi alle lingue "classiche", inglese, francese, tedesco o spagnolo - spiega la professoressa di arabo - credo sia arrivato il momento di aprirsi alle lingue orientali. Essendo laureata proprio in arabo ho proposto questo percorso: mi sembrava di dare una possibilità in più all'Istituto». Recentemente, in occasione della festa della donna, è stato trattato il tema, dal punto di vista culturale, della letteratura araba, sempre con i ragazzi del linguistico. Si sono trattate le questioni del velo per le donne, la poligamia, la distinzione tra essere musulmano ed essere arabo. Non si tratta solo di una questione di tecnica e di imparare a leggere e scrivere in arabo, ma di una  full immersion  nella cultura araba.
Al progetto, che era appunto opzionale, hanno aderito 18 ragazzi su 25. Un ottimo successo, dunque, per un corso che si tiene al pomeriggio nelle aule del corpo centrale dell'ex ospedale psichiatrico. «Il progetto proseguirà anche nei prossimi anni - continua la professoressa Pancosta - ma sempre per il liceo linguistico la dirigenza ha intenzione di continuare il corso di tecnologie glottodidattiche: grazie ad una docente madrelingua di spagnolo, laureata in informatica. Per tutto l'anno i ragazzi hanno fatto informatica in lingua francese e spagnolo». Inoltre il prossimo anno ci sarà un corso monografico di letteratura spagnola. Il prossimo anno ci sarà, per le classi secondo, un corso di approfondimento di arabo, mentre per le prime si partirà da zero.
Si è parlato anche di religione e di quelli che sono stati ultimamente in nodi spinosi per la comprensione tra le culture occidentali e orientali. «Soprattutto quando abbiamo trattato il tema della donna araba, che non necessariamente coincide con "musulmana", sono nate interessanti discussioni e approfondimenti - spiega la docente - spesso abbiamo fatto riferimento alle sure del Corano, le abbiamo lette e tradotte, nei punti in cui si parla del velo o di altre questioni. Anche in questo caso abbiamo cercato di fare dei parallelismi, ove posssibile, con la Bibbia ebraico cristiana».

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