Val di Non / Il dramma

Tragedia di Revò, autopsia sul corpo di Stefano Arnoldo: ispettori dell’Uopsal al lavoro

Non è ancora stata fissata la data del funerale, si attende il nulla osta. Secondo una prima ricostruzione, Arnoldo sarebbe rimasto folgorato dopo aver toccato la recinzione metallica che protegge la gru del cantiere, attraversata da corrente elettrica

IL LUTTO Il dolore per la morte di Arnoldo: «Generoso con tutti»
LA VITTIMA Folgorato dalla corrente: muore Stefano Arnoldo

IL FATTO Folgorato dalla corrente in cantiere: muore operaio 39enne 

REVÒNon è stata ancora fissata la data del funerale di Stefano Arnoldo, il 39enne di Revò, morto folgorato da una scarica elettrica mentre si trovava nel cantiere dell’abitazione della sua famiglia. Il nulla osta alla sepoltura non è ancora arrivato: la procura, che sull’incidente mortale ha aperto un’inchiesta a carico di ignoti, ha disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo. L’esame è stato eseguito questa mattina, martedì 18 luglio.

Procedono anche gli accertamenti affidati ai carabinieri della compagnia di Cles e agli ispettori dell’Uopsal, l’unità operativa per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro. Il cantiere in cui è avvenuto l’incidente è stato posto sotto sequestro. La tragedia è successa sabato 15 luglio, poco prima delle 15: secondo una prima ricostruzione Arnoldo sarebbe rimasto folgorato dopo aver toccato inavvertitamente la recinzione metallica che protegge la gru del cantiere, attraversata in quei fatali istanti da corrente elettrica. Si dovrà stabilire in che modo la recinzione si fosse trasformata in un pericolo mortale, forse a causa di un’anomalia della messa a terra o di problemi legati all’isolamento dei cavi.

Uno dei cognati, un trentenne contitolare dell’impresa edile che sta eseguendo i lavori, ha tentato di soccorrerlo per primo, rimanendo a sua volta lievemente ustionato, ma le condizioni di Stefano si sono rivelate gravissime ed è morto all’ospedale di Trento. In attesa che gli inquirenti facciano luce su quanto accaduto resta l’immane dolore di famigliari e amici per la morte del 39enne, che lascia la moglie e tre figli piccoli. Vastissimo in questi giorni il cordoglio per la sua scomparsa. La comunità di Revò ha perso un uomo generoso e sempre disponibile.

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