Predaia / L’iniziativa

Un nuovo acero in memoria di Iob. Abbraccio di colleghi e comunità

Grandissima emozione per l’iniziativa in onore del forestale e custode dell’orso ucciso. La sindaca Cova: “Resta un esempio per noi”

DELITTO Morto annegato dopo l'aggressione
ANALISI Individuate tracce biologiche 
ARRESTATO Dallago interrogato
INDAGINI Diciotto colpi sulla nuca
TRAGEDIA Trovato morto nel lago

PREDAIA. Il ricordo di Fausto Iob resterà per sempre. Non solo nei cuori di quanti lo hanno conosciuto, ma anche ai piedi del Santuario di San Romedio, lì dove le radici di un abete di più di 300 anni si arrampicano sulla roccia: un luogo che profuma di vita e di natura, e che per Fausto sa di casa.

Proprio in quest'area a cui il custode forestale era particolarmente affezionato, i dipendenti e l'amministrazione comunale di Predaia, affiancati dai frati del Santuario, hanno voluto far sorgere un ricordo tangibile: una targa, una dedica intrisa di affetto e riconoscenza. E poi un nuovo albero, un acero piantato in suo nome, e un sentiero che conduce all'abete plurisecolare per consentire a tutti di ammirarne la maestosità.

Lunedì sera alla messa e al momento di commemorazione che ha inaugurato il nuovo spazio verde dedicato a Fausto c'erano i familiari, i colleghi forestali, gli amministratori e gli amici di oggi e di sempre. Toccanti le parole pronunciate nella chiesa superiore del Santuario dal priore padre Giorgio Silvestri, affiancato nella celebrazione da don Raimondo Mercieca.

«I primi cristiani, quando seppellivano un credente morto a causa della sua fede, usavano l'espressione: "Andiamo a seminare nostro fratello". Il nostro amico Fausto non è morto a causa della fede, ma tutti riconosciamo che è sempre stato fedele ai suoi doveri di guardia forestale. Sei stato seminato, caro Fausto, e come il chicco di grano di cui parla il Vangelo anche il tuo sacrificio saprà dare frutti: penso all'esempio di persona onesta, laboriosa, appassionata del suo lavoro a servizio della natura, quella natura così meravigliosamente creata da Dio. Custodire il creato, conservare l'armonia della natura per gustare tutta la sua bellezza è sicuramente il messaggio che resterà».

La stessa armonia che aveva instaurato nel suo rapporto con l'orso. La stessa armonia che ci arriva dalle sue opere artistiche, ispirate a «quei soggetti animali o vegetali che tanto ammirava nella sua quotidianità, fino a provare il piacere di immortalarli nelle sue sculture lignee». Proprio l'arte, la cura per gli animali e le piante, il rispetto per i ruoli e le istituzioni facevano emergere la sua grande sensibilità. Emozionante anche il ricordo della sindaca di Predaia Giuliana Cova.

«Voglio ricordare Fausto per la sua cordialità e il garbo con il quale si approcciava, sempre un sorriso, sempre una parola buona per tutti. Ma di lui voglio mettere in evidenza ciò che di veramente importante ha donato alla comunità, in termini sia professionali che umani. Intendo in particolare il suo modo di affrontare il lavoro con una passione che si è tradotta in un grande valore aggiunto. È stato un maestro, un esempio per tutti. Anche i bambini hanno imparato da lui le leggi del bosco e della natura».

Al termine della cerimonia, i tanti presenti sono scesi e hanno percorso il nuovo sentiero per piantare tutti insieme l'acero e per ammirare l'abete plurisecolare e la targa realizzata in acciaio corten e inox dalla carpenteria Muraro Alberto e Federico. 

Il desiderio di Fausto è ora realtà. E in quest'area in cui la natura regna rigogliosa la sua memoria sarà eterna. Qui rimarrà per sempre il ricordo di Fausto, custode dell'orso e della natura. Custode del creato.

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