TRENTO. La giornata era storica abbastanza, già nella prima tappa, quella che ha visto Tim, Provincia di Trento e Comune di Trento siglare un'intesa per lo switch off della rete in rame, per la prima volta in Italia, a Mattarello. Ma nel pomeriggio si è guardato oltre, verso quello che potrebbe essere un futuro prossimo: nessun accordo per carità, nessuna intesa. Solo un sopralluogo: l'Ad di Tim Luigi Gubitosi è stato accompagnato in Val di Non, in visita alle gallerie Ipogee.

Perché in un mondo in cui i dati - e la sicurezza dei dati - saranno sempre più strategici, servono siti per custodire e proteggere i data center. E il sito di Mollaro sembra finito nel mirino del colosso delle telecomunicazioni.

La trasferta di Gubitosi non si è fermata in piazza Dante. Nel pomeriggio l'Ad di Tim è stato accompagnato in val di Non, a visitare le gallerie ipogee. Sul sopralluogo c'è il riserbo più assoluto, ma le poche indiscrezioni danno il senso di prospettive interessanti. Di sicuro ci sono due cose. Innanzitutto, è l'importanza strategica, in un futuro in cui i dati, il loro utilizzo e la loro protezione, diventeranno un tema di primario interesse, l'individuazione di siti adeguati per realizzare i data center sarà fondamentale.

E poi le gallerie ipogee garantiscono temperatura costante, in un territorio che è sì lontano dal nodo più prossimo, ma è stabile dal punto di vista sismico e garantisce sicurezza.

D'altronde, sull'efficacia delle celle ipogee come possibili ambienti per i data center, si parlò la prima volta lo scorso luglio, in occasione di un sopralluogo a Mollaro dell'assessore Spinelli. Adesso si sta evidentemente valutando la praticabilità concreta - e l'interesse esterno - dell'iniziativa. Ecco il perché di una visita in cui Gubitosi è sembrato interessato, oltre che colpito dai manufatti. Accompagnato dall'assessore Spinelli e dai vertici di Trentino Digitale, ha potuto toccare con mano il sito e raccogliere impressioni.