Trovato morto in casa dopo un anno un noto maestro di sci

La notizia ha fatto il giro degli operatori turistici, dei maestri soprattutto in un baleno.
L’altro ieri, è stato trovato morto a quasi un anno dalla sua scomparsa Furio Lescarini (foto), 61 anni, romano, maestro di sci, alto, fisico altetico, con la residenza in una piccola frazione di 77 abitanti, Roccacerro di Tagliacozzo in Abruzzo ma molto conosciuto in Val di Sole e a Campiglio dove per vent’anni ha svolto la professione di maestro sci.

Era sparito nel nulla dodici mesi fa. Lescarini, si divideva tra l’Abruzzo, sulle piste del Terminillo e soprattutto a Folgarida, Madonna di Campiglio - dove andava a lavorare quando la stagione invernale in Abruzzo era finita e dove aveva intenzione di trasferirsi. Gli amici lo chiamavano “La freccia della Salaria”.

Lo hanno trovato nella sua casetta di Roccacerro dove era stato visto passare per l’ultima volta - dicono in paese - undici mesi fa. Si era fatto accompagnare nella frazione di Tagliacozzo da un amico: «Devo sbrigare una cosa, poi riparto per il Trentino», aveva detto e nessuno lo aveva più visto. A dare l’allarme è stato un amico di Roma che da tempo non riusciva a mettersi in contatto con lui: «Non so dove sia e da tempo non lo vedo, è strano. Non è da Furio, andate a vedere nella sua casa di Roccacerro», ha riferito alle forze dell’ordine.

L’altro ieri la scoperta del corpo in avanzato stato di decomposizione: era sul letto in una casa senza segni di effrazione, nel portafoglio c’erano i soldi, sul comodino scatole di medicinali. I carabinieri stanno svolgendo indagini. Sul corpo non ci sono apparenti segni di violenza. Si sospetta un malore ma non si esclude neanche un gesto volontario.
Il pm Lara Seccacini della procura di Avezzano ha disposto l’autopsia per verificare le cause del decesso, l’esame con ogni probabilità si farà lunedì prossimo. Pare che l’uomo non abbia parenti. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale di Avezzano.
A dare la sconvolgente notizia in serata è stato il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio che in un lungo post su Facebook racconta il dramma di Furio, rimasto solo dopo la morte dei genitori e molto legato alla madre. «Sembra incredibile che nessuno si sia accorto di nulla» commenta sui social una conoscente.

«A volte qualcosa non funziona, anche nelle comunità più piccole come le nostre. E allora è possibile che accada di dimenticare, di non accorgersi, di distrarsi. Furio Lescarini, classe 1959, è stato un uomo al quale la vita forse non ha riservato una piena realizzazione, forse non ha avuto il massimo della fortuna e del successo - scrive il sindaco di Tagliacozzo - Con la morte del papà e della mamma gli erano rimasti solo gli amici, quegli amici che dall’alta Italia, dove si recava a fare scuola di sci, o da Roma hanno lanciato l’allarme a gennaio scorso perché non avevano avuto più alcun contatto. E l’ultima volta che a Roccacerro lo si era visto in giro e persone gli avevano parlato è stato esattamente un anno fa: a Pasqua 2019. Poi nulla più. Quindi, a distanza di dodici mesi, oggi, la triste scoperta della sua morte, a casa, da solo. Non sappiamo se per morte naturale o forse un suicidio. Quello che sappiamo è che resta di lui un ricordo affettuoso e triste. Un uomo che in tanti hanno conosciuto e apprezzato per le sue qualità di sportivo di amante della montagna e di persona onesta, buona. È morto da solo Furio, chissà quando, chissà quanti mesi fa e il rammarico della comunità di Roccacerro è grande come il loro cuore: saranno i roccatani ad offrire un decoroso funerale e una degna sepoltura a Fuorio. Ai sentimenti di cordoglio di chi lo ha conosciuto e di chi gli ha voluto bene si uniscono quelli dell’amministrazione comunale e i miei personali».

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