Melinda, in aumento il liquidato Presentato il bilancio di previsione

di Luigi Longhi

Prospettive in chiaro scuro anche se non manca un po' di ottimismo dopo due anni difficili per i soci di Melinda. Ieri nella sala conferenze della C.O.CE.A è stato presentato il bilancio di previsione di Melinda di fronte all'Assemblea dei 300, composta da tutti i consiglieri delle 16 Cooperative che compongono il Consorzio. Il bilancio di previsione verrà successivamente presentato nelle prossime settimane all'Assemblea Generale Ordinaria dei Soci del Consorzio Melinda per l'approvazione.
Nel corso dell'assemblea è stato evidenziato come il momento economico sia complesso. Ad illustrare i dati il presidente Michele Odorizzi , il direttore generale Paolo Gerevini e i responsabili dei reparti Commerciale e Lavorazione prodotto.  

E' bene precisare che si tratta di un bilancio di previsione e dunque con i numeri ancora non ufficiali ma che negli ultimi anni si è sempre rivelato uno strumento con una bassa media di errore. Secondo i vertici del Consorzio infatti, questo scarto marginale fa del bilancio di previsione uno strumento efficace per la valutazione di quelli che saranno gli sviluppi futuri della stagione frutticola in corso. 

Per la compilazione del bilancio sono stati utilizzati gli stessi strumenti e gli stessi indicatori che vengono utilizzati ormai dal 2004, anno di introduzione di questa metodologia di previsione.
Veniamo ad alcuni numeri. Valutate le prime campionature del prodotto e considerata la situazione del mercato, i tecnici di Melinda hanno previsto un valore di 0,401 euro al chilogrammo distribuibile al socio per ogni chilogrammo di mele commerciale conferito. Comprendendo anche industria nel conferimento il valore si attesta a 0,382 eruo/kg. Il dato risulta in crescita rispetto alle ultime 2 annate agrarie paragonabili: 2014/2015 liquidato soci medio: 0.313 euro kg; 2015/2016 liquidato soci medio: 0.362 euro/kg. 

Si preannuncia quindi una stagione non facile dal punto di vista commerciale. L'obiettivo prefissato è sicuramente ambizioso. Ciononostante i vertici del Consorzio hanno espresso un cauto ottimismo per il raggiungimento dell'obiettivo. 
A livello Europeo la produzione di mele è stata la più alta della storia, con circa 13.200.000 di tonnellate e le giacenze europee a dicembre sono le più alte di sempre. In Italia, la produzione è in leggero calo rispetto alla media ultimi 3 anni con circa 2.300.000 tonnnellate di mele mentre la produzione di Melinda è stata da record, 443.600 tonnellate, superiore all'annata del 2014 che si era fermata a 421.740. 
Sempre secondo i tecnici le caratteristiche qualitative delle mele Melinda raccolte in autunno sono generalmente buone. 

I vertici del Consorzio hanno poi tratteggiato la situazione commerciale. In Europa i consumi sono in lieve ma continuo calo a fronte di un trend produttivo in aumento, con produzione record per la stagione in corso. Notizie poco positive per i mercati extraeuropei tutti sotto forti pressioni che fatto registrare un generale calo dei prezzi.
Per quanto riguarda i costi complessivi previsti del «sistema Melinda» per la campagna in corso, è emersa la sostanziale stabilità del sistema di costi, soprattutto per quel che riguarda la lavorazione del prodotto e l'ammortamento degli investimenti. Secondo le stime si tratta di costi euro al chilogrammo pari a 0,133 euro.

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