La Comunità di Valle ha siglato la convenzione per 53 mila pasti agli anziani della Val di Non

Il servizio sociale della Comunità di valle ha firmato la convenzione relativa all’anno 2019 per il confezionamento di 53.000 pasti a domicilio rivolti agli anziani della Val di Non. La competenza relativa all’assistenza alla persona e ai servizi sociali in ambito locale è esercitata a livello di valle dalla Comunità, la delega è in capo all’assessore Carmen Noldin.
Fra i diversi servizi che vengono erogati il servizio pasti a domicilio è uno degli interventi di natura socio assistenziale prestati al domicilio degli anziani. Il servizio si pone come risorsa integrativa della gamma delle prestazioni finalizzate a sostenere la domiciliarità delle persone con limitata autonomia e consiste nel confezionamento e nella consegna, nell’abitazione dell’utente, di pasti preparati in centri specializzati e distribuiti con mezzi di trasporto.
Il servizio assicura il confezionamento del pasto e tiene conto delle esigenze di diete specifiche: di natura sanitaria, etnica o religiosa, purché debitamente certificate. Le finalità del servizio sono duplici: da una parte si consente all’anziano di consumare anche in autonomia un pasto che da solo non sarebbe in grado di preparare, dall’altra si opera una sorveglianza costante delle condizioni dell’utente.
Il servizio sociale della Comunità di valle gestirà i rapporti con l’utenza per l’attivazione del servizio nonché gli aspetti organizzativi quali assenze dell’utente, assistenza alla consegna e le esigenze particolari. Il servizio inoltre curerà i rapporti con i centri di cottura dove verranno preparati i pasti. L’Apsp «Santa Maria» di Cles sarà il punto di riferimento per la zona di Cles, Ville d’Anaunia, Denno, Revò e Bresimo, per un totale di 25.000 pasti all’anno, che si rifletteranno in una spesa presunta di 190.000 euro. Le zone di Fondo, della Predaia e di Ton avranno come riferimento l’Apsp «Anaunia» di Taio, dove saranno preparati 28.000 pasti, con una spesa totale di 215.000 euro.
La consegna verrà gestita dalla ditta «Cirr Food» di Reggio Emilia, che curerà anche la trasmissione giornaliera delle prenotazioni con le indicazioni per la consegna, che avverrà nella fascia oraria tra le 11 e le 13.30.
«Gli anziani che hanno usufruito del servizio - spiega l’assessore Carmen Noldin - hanno espresso soddisfazione attraverso un questionario loro sottoposto, sottolineando la buona qualità del cibo e l’efficiente modalità di consegna».
Il servizio punta a sostenere anche l’autonomia degli anziani che pur avendo limitate capacità motorie non trovano posto all’interno di strutture residenziali. 
«Il progetto - prosegue Noldin - cresce di anno in anno e si consolida sempre più grazie al monitoraggio costante, un servizio che è sempre più aderente alle esigenze degli assistiti grazie anche alla collaborazione ormai consolidata fra i soggetti coinvolti».

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