Investito dalla propria auto, «Anselmi, sempre disponibile»

È stato trovato dalla moglie, immobile, a terra. Silvano Anselmi, 52enne di Brez, tecnico responsabile dell'ufficio di Tuenno di Set Distribuzione, era riverso nel cortile di casa, in località Arsio vicino a Maso Plaz. Travolto dalla sua auto, una Volkswagen Tiguan.

Nonostante i tentativi di rianimazione, per l'uomo non c'è stato più nulla da fare. Sotto shock la moglie Iolanda, che attorno alla mezzanotte di venerdì ha dato l'allarme e ha assistito impotente ai soccorsi. Ma lo sgomento per questa morte improvvisa e drammatica si respirava anche fra i vigili del fuoco volontari intervenuti. Anselmi era una persona nota nella zona per la sua professione e anche per l'impegno civico degli anni scorsi: era stato vicesindaco per dieci anni, dal 2000 al 2010, quando primo cittadino era Mario Menghini. Proprio in quel periodo aveva terminato la casa ad Arsio in cui viveva con la moglie Iolanda, conosciuta quando lavorava come tecnico in val di Fassa.

È stata proprio la moglie a chiedere aiuto. Aveva sentito l'auto arrivare e poi il motore spegnersi. Ma il marito tardava ad entrare in casa. È scesa in cortile e ha visto l'uomo a terra. Nonostante la mobilitazione dei soccorritori - sono intervenute due ambulanze, una decina di vigili del fuoco volontari di Brez e Cloz, l'equipe dell'elicottero - non è stato possibile strappare Anselmi alla morte: l'uomo è deceduto per le ferite causate dall'investimento. Fatale sarebbe stato un trauma toracico.


È morto proprio a Maso Plaz, nei pressi di quella casa che tanto amava e che aveva deciso di costruire lì per la tranquillità dell'ambiente, per potersi riprendere dalle fatiche del lavoro nella pace più assoluta. Si tratta di una confessione che Silvano Anselmi, cinquantaduenne, aveva fatto alla collega Maria Dallachiesa. Entrambi assessori presso il comune di Brez lo scorso decennio, i due avevano legato parecchio, tanto che lei lo definiva scherzosamente «il mio secondo figlio». «Silvano è entrato in comune diciotto anni fa. Era molto giovane, ma si è dimostrato subito maturo e competente», afferma Maria, che lo ricorda come un collega preparato ma soprattutto come una persona «con i piedi per terra», sempre pronta a fare il possibile per aiutare gli altri.
L'aggettivo «disponibile» ritorna nelle parole di tutti. Dei compaesani, che ritengono di avere «più che un bel ricordo» di Silvano, in quanto nei dieci anni in cui ha esercitato la carica di vicesindaco si è dimostrato «sempre al servizio della comunità». Degli amici, i quali ricordano che il suo stare con gli altri non si limitava alle ore di lavoro e che spesso riceveva fuori orario, tanto gli interessavano i problemi e le esigenze di coloro che lo circondavano. Anche chi era solito scambiarci quattro chiacchiere ogni tanto lo descrive come «sempre contento e cordiale». Insomma, «una gran brava persona».
«Questa notizia ha sconvolto tutta la comunità», afferma il sindaco Remo Menghini. «Il paese è disarmato, siamo tutti senza parole. Quando ho sentito la dinamica dell'incidente, non ci volevo credere», continua. Anche Mario Menghini, ex sindaco che ha lavorato insieme a Silvano dal 2000 al 2010, si dichiara sconvolto. «Attualmente non mi trovo in Trentino, ed ho saputo dell'accaduto da una telefonata che mi è arrivata stamattina. Era una persona in gamba, molto competente ed umano. Sempre disponibile, aiutava tutti e riusciva a trovare la soluzione migliore per ciascuno. Quando io non c'ero potevo stare tranquillo, affidando l'amministrazione a lui».
Dario Zuech, che ha ricoperto la carica di assessore alle foreste dal 2005 al 2010, lo ricorda come «una persona squisita». «Era un uomo preparato, seguiva anche l'edilizia e con le sue idee ha fatto il bene del comune». Silvano Anselmi lavorava inoltre presso lo stabilimento Enel di Romeno, dove era ritenuto una persona molto precisa, benvoluta e sempre disponibile in caso di bisogno, come ricorda la collega Marilena Calliari.

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