L'autista del 118 in malattia sostituito dal volontario

Quanto accaduto in val di Sole viene ritenuto dai dipendenti un pericoloso precedente

di Patrizia Todesco

Là dove da sempre il soccorso e le urgenze erano garantite da un infermiere e un autista-soccorritore da oggi l'Azienda sanitaria ha organizzato in maniera diversa. Nella postazione di Pellizzano, in val di Sole, per sostituire la malattia di un autista infortunato e che quindi dovrà assentarsi dal lavoro almeno per qualche settimana è stato chiamato un volontario. O, meglio, un dipendente di una delle associazioni di volontariato tra quelle convenzionate con l'Azienda sanitaria.

Una decisione ha destato un certo malumore tra i professionisti di Trentino Emergenza in quanto viene meno un principio che in Trentino solo eccezionalmente era stato derogato. C'era stata un periodo a Rovereto e poi a Folgaria dove volontari e infermieri professionisti utilizzano la stessa auto, ma nel caso di Folgaria perché il servizio, che prima non c'era, è stato così istituito. Nelle altre postazioni, che garantiscono le urgenze 24 ore su 24 con mezzi di proprietà dell'Azienda sanitaria, da sempre autista soccorritore e infermiere sono stati dipendenti dell'Apss. Questi ultimi non hanno nulla contro i volontari, ma sottolineano che ovviamente il loro livello di preparazione è diverso e, per un infermiere, una cosa è avere come autista un volontario e un'altra è avere un soccorritore addestrato.

Nei giorni scorsi, a Pellizzano, il primario di Trentino Emergenza Oliviero Valoti ha incontrato autisti e infermieri e spiegato loro la situazione. Purtroppo nel giro di pochi mesi l'organico degli autisti di Pellizzano si è ridotto a causa di un lutto e di due malattie. Sembra che i volontari di Pellizzano si siano offerti di saltare qualche riposo e le ferie per coprire i dieci turni dell'improvvisa malattia del collega infortunato, ma la scelta della direzione è stata quella di affidarsi all'associazione di volontari. La contestazione che viene fatta dai professionisti è che se effettivamente tra i sei autisti di Pellizzano potevano esserci problemi nel gestire i turni per le malattie, in aiuto poteva venire qualcuno dei 15 autisti in servizio a Cles.

In Trentino le postazioni di soccorso garantite da un infermiere e da un autista dipendenti dell'Azienda che effettuano soccorsi 24 ore su 24 sono, oltre a Trento e Rovereto, anche a Cavalese, Pozza, Arco, Tione, Pergine, Borgo, Cles, Mezzocorona e Pellizzano appunto. Ora quanto accaduto in val di Sole viene ritenuto dai dipendenti un pericoloso precedente e del fatto saranno informati a breve i sindacati.

Trento non è l'unica realtà dove gli autisti-soccorritori sono stati sostituiti con i volontari. Davanti a un'improvvisa necessità anche in altre Azienda sanitarie italiane è stato chiesto l'aiuto di un autista delle onlus di volontariato. Soccorritori che sono in possesso di patente B e di una formazione specifica ma che ovviamente non hanno alle spalle i corsi dei colleghi professionisti. In Trentino le convenzioni con le associazioni di volontariato presenti sul territorio consentono al servizio di reggere le centinaia di viaggi programmati quotidiani, ossia il trasporto di pazienti dal domicilio agli ospedali o da ospedale a ospedale.

Proprio a gennaio di quest'anno l'associazione volontari del soccorso e trasporto infermi Val di Sole onlus, con sede a Pellizzano, si è dotata di una nuova ambulanza grazie ai proventi dell'attività dell'associazione in collaborazione con l'Azienda sanitaria provinciale (il sostituto dell'autista non fa però parte di questa associazione, ndr). Ambulanza).

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