«Solandri solidali» al via da febbraio

di Lorena Stablum

Nasce in val di Sole «Solandri Solidali». Il gruppo di volontari, attivato dalla Comunità della valle di Sole in collaborazione con «Trentino Solidale onlus», a partire dal mese di febbraio si occuperà di raccogliere tre volte in settimana nei supermercati e nei negozi di alimentari del territorio (tutti i giorni al Poli di Malé) i cibi a breve scadenza per poi distribuirli alle famiglie che ne abbiano necessità.

Il progetto, fortemente voluto dall’assessora alle Pari Opportunità della Comunità di valle Luciana Pedergnana, è stato presentato 16 gennaio in conferenza stampa. «L’iniziativa nasce con tre finalità principali - ha commentato l’assessora - aiutare chi ha bisogno non solo perché indigente, ma anche perché si trova in un momento di difficoltà, ridurre lo spreco alimentare e, quindi, veicolare messaggi di rispetto dell’ambiente e, infine, generare coesione sociale tra i volontari stessi e tra volontari e le persone che sono aiutate».

Finora i prodotti alimentari, ancora buoni ma non più vendibili per difetti della confezione o perché troppo vicini a scadenza, sono stati raccolti in valle dall’associazione «Trentino solidale onlus», che da anni coordina il servizio nella città di Trento e in varie altre valli della Provincia. Ogni giorno infatti la onlus raccoglie dai 70 agli 80 quintali di cibo pari a 3,2 milioni di pasti all’anno. Da febbraio, quindi, la val di Sole farà da sola grazie all’impegno di numerosi partner e un gruppo che conta già cinquanta volontari di tutte le età. Le persone che si sono rese disponibili toccano tre generazioni: vanno dai 30 agli 80 anni. In sostanza, in giorni della settimana stabiliti i volontari raccoglieranno al mattino presso 12 supermercati, cooperative e negozi gli alimenti non smerciati (gastronomia, frutta, verdura, pane, dolciumi, salumi...) che nella stessa giornata saranno distribuiti a chi ne ha bisogno in tre punti della valle: a Malé, in Via Trento 71, dove il cibo sarà preparato per essere consegnato agli utenti e agli altri due punti di distribuzione, a Terzolas presso il convento dei frati cappuccini, dove già da qualche tempo si condivide il cibo con famiglie in difficoltà, e a Cogolo di Peio presso la sede della Caritas.

«Oggi si rivolgono al convento già 13 famiglie - conclude Pedergnana - Siamo già riusciti a creare una rete importante.
Il prossimo passo sarà quello di avviare un banco alimentare per il cibo secco anche in val di Sole». Accanto all’assessora, anche il presidente della Comunità Guido Redolfi e il vicepresidente Alessandro Fantelli, che hanno inteso sottolineare la valenza del servizio. «Dal 2008, a fronte di un calo delle risorse da destinare al sociale di 30.000 euro ogni anno, abbiamo notato la crescente richiesta di aiuto da parte delle famiglie, che non ce la fanno ad arrivare a fine mese - ha sottolineato il presidente -. Ci siamo chiesti come sopperire a queste necessità. In valle abbiamo una grande risorsa che è il volontariato e Luciana ha iniziato a lavorare a questo progetto. La Comunità lo ha sostenuto investendo 25.000 euro di risorse per l’acquisto del pulmino per la raccolta del cibo e dell’arredamento della sede».

«Questa è la vera opera pubblica che rimarrà in val di Sole - ha aggiunto poi Fantelli - Il servizio si innesta in un percorso che abbiamo intrapreso per ridare credibilità all’ente Comunità di valle. È un’opera che ci rende orgogliosi». Infine, vicepresidente di «Trentino solidale» Giorgio Casagranda, che ha garantito il forte supporto da parte della onlus all’avvio dell’attività in val di Sole, ha voluto sottolineare come il progetto sia maturato all’interno della comunità. «Mi auguro che anche la Val di Non si senta stimolata dal vostro esempio» ha concluso Casagranda.

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