Regge il bilancio Melinda Fatturato a 255 milioni di euro

Un anno discreto per i soci Melina. L’assemblea del Consorzio ha approvato il bilancio consuntivo dell’esercizio 2015-2016, che riguarda il periodo da agosto 2015 a fine luglio scorso. Le notizie sono abbastanza positive: il totale del fatturato relativo al comparto melicolo ammonta a 255.385.997 euro, a cui si aggiungono ulteriori 4.180.563 euro per la produzione di ciliegie e piccoli frutti.

E il liquidato? Nell’anno 2015 i soci del Consorzio hanno conferito nelle 16 cooperative un totale di 408.469.172 tonnellate di mele e 878.791 chili di ciliegie e piccoli frutti. La liquidazione media riconosciuta dal Consorzio alle cooperative è stata di 0,402 euro al chilo, per un totale di 160.904.570 euro. Ai 3.800 soci Melinda le singole cooperative hanno riconosciuto una remunerazione media del prodotto pari a 0,362 euro al chilo mentre l’industria è stata liquidata con 0,099.
Le ciliegie e i piccoli frutti sono stati liquidati mediamente alle cooperative rispettivamente con 4,20 euro al chilo e 6 euro al chilo, con un picco di 8,50 per i lamponi.

Il bilancio è stato illustrato dal Presidente Michele Odorizzi, dal Direttore Generale Paolo Gerevini e dal Responsabile Amministrativo Renato Cattani, con il supporto del revisore dei conti della Federazione Trentina delle Cooperative.
«Dopo un’approfondita valutazione – spiega Melinda in una nota - è stato concordato che i risultati sono stati sostanzialmente in linea con quelli prefissati dal bilancio di previsione e con le aspettative dei soci produttori, soprattutto in considerazione dell’attuale contesto del comparto melicolo europeo di segno negativo e della stagione caratterizzata da una importante percentuale di prodotto grandinato in Val di Non. Il persistere della difficile congiuntura economica in cui versa la maggior parte delle nazioni in cui Melinda commercializza le mele, non ha permesso di migliorare ulteriormente i prezzi».

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