Arma clandestina per il bracconaggio Uomo patteggia un anno e otto mesi

Un uomo della val di Non è stato arrestato dagli uomini del corpo forestale trentino per detenzione di un’arma clandestina, modificata per essere utilizzata in azioni di bracconaggio.

L’attività di antibracconaggio è stata condotta negli abitati di Taio, Segno e Mollaro.

Dopo vari appostamenti, i forestali, raggiunta la certezza che l’uomo stesse mettendo a punto un’arma pericolosa per la fauna selvatica, hanno perquisito la sua abitazione.

L’uomo, vistosi alle strette, ha consegnato l’arma, che è risultata munita di un grosso silenziatore, costruito artigianalmente ma di elevata efficienza, secondo i forestali.

Avvisato il procuratore presso il Tribunale di Trento, l’uomo è stato processato per direttissima: l’uomo ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi di reclusione e 4 mila euro di multa.

All’uomo è stata concessa la sospensione della pena, subordinata al versamento di mille euro al canile di Trento.

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