Risolto il giallo delle gomme tagliate a Spormaggiore Denunciato il vandalo seriale: ha colpito 5 volte

Era la quinta volta che prendeva di mira l’utilitaria di proprietà di una donna rumena residente in Spormaggiore

Era la quinta volta che prendeva di mira l’utilitaria di proprietà di una donna rumena residente in Spormaggiore. Nelle precedenti occasioni, senza lasciare tracce di sé, era sempre andato a segno riuscendo a squarciarne i pneumatici. Impunito, avrebbe ripetuto il suo gesto vile per chissà quante altre volte se un uomo, qualche giorno fa, attirato dal fragore dell’esplosione del copertone, non l’avesse notato, quindi seguito per qualche metro fino a vederlo salire a bordo di un’autovettura. Del veicolo aveva rilevato modello e segni distintivi ed annotato le prime due lettere della targa, dettagli sufficienti a dare una svolta alle indagini ovvero ad indirizzare i carabinieri della compagnia di Cles verso il responsabile dei ripetuti danneggiamenti.

Il primo spiacevole evento si era verificato in una nottata dello scorso mese di novembre, in Spormaggiore. La donna aveva denunciato l’accaduto ai carabinieri, senza tuttavia trovarne una seppur indicativa motivazione. I militari, nei giorni seguenti, avevano raccolto la testimonianza dei parenti della vittima (l’obiettivo poteva essere un familiare della proprietaria dell’auto), sentito le persone che vivono nelle abitazioni più vicine al punto in cui la vettura si trovava parcheggiata, visionato le registrazioni di alcuni sistemi di video-sorveglianza. Tutto senza raccogliere un minimo indizio. Di sicuro ad agire non era stato uno scriteriato: altre macchine erano parcheggiate nello stesso slargo e, se così fosse stato, i loro pneumatici avrebbero dovuto subire un’analoga sorte.

La certezza che si fosse trattato di un’azione mirata la si era avuta neanche un mese dopo. Il 12 dicembre, sempre di notte, ai nuovi pneumatici era toccata la stessa sorte dei precedenti: squarciati con una lama affilata. Una nuova denuncia ai carabinieri e ancora nessun sospetto da segnalare e nessuno spunto dalle investigazioni. Il consiglio di parcheggiare il veicolo in zona video-sorvegliata aveva sortito le attese conseguenze ed al tempo stesso indirizzato, anzi confermato, i sospetti degli investigatori verso una persona del posto, conosciuta da loro e anche dalla vittima.

La storia non si era però conclusa perché il 26 febbraio, il 26 marzo ed il 6 aprile, il fatto si era ripetuto. Queste volte, però, il vandalo aveva agito a San Michele all’Adige, paese in cui la donna lavora. Lo aveva fatto in pieno giorno, incurante quindi di poter essere visto e riconosciuto dato che si tratta di un abitante di Spormaggiore.

Tale supposizione è finalmente diventata una certezza il 6 aprile: il rumore generato dall’esplosione del primo pneumatico ha finito per attirare l’attenzione di un passante e posto fine a quello che per un’intera famiglia era diventato un vero e proprio incubo e per gli inquirenti un grattacapo di non semplice soluzione. Il timore era che il vandalo potesse «alzare il tiro» e compiere atti più gravi.

Il parziale della targa ed alcune evidenti ammaccature sulla fiancata del veicolo, oltre naturalmente alla descrizione che il testimone è riuscito a dare dell’uomo, hanno permesso ai carabinieri di «chiudere il cerchio» e di identificare con certezza in un pensionato di Spormaggiore il responsabile del danneggiamento.

L’uomo, convocato in caserma, ha ammesso le proprie responsabilità e consegnato il coltello usato per lacerare i pneumatici. Restano da chiarire le ragioni che lo hanno spinto a compiere i danneggiamenti.

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