Mele, progetto Cime

Accordo tra Provincia, 9 Cooperative e Melinda

Un impianto pilota per la conservazione delle mele in ipogeo, a 250 metri di profondità: a fronte di un contributo della Provincia di 1.835.286,31 euro, l’impegno alla stabilizzazione dei dipendenti, con un aumento dei tempi indeterminati e un consolidamento di quelli determinati, e quello a mantenere tutti i contratti di lavoro, oltre 1.300, per le prossime cinque stagioni. È ciò che la Provincia ha chiesto e ottenuto con l’accordo negoziale che coinvolge il Consorzio Melinda e 9 Cooperative. Ieri, in Provincia, il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, assieme ai rappresentati sindacali di Cgil, Cisl e Uil e ai vertici del Consorzio Melinda e di 9 Cooperative dello stesso Consorzio, ha sottoscritto l’accordo negoziale. Il progetto «Cime» è realizzato in forma congiunta dalle nove cooperative: a fronte di una spesa ammessa ad agevolazione pari a 2.828.074,76 euro, il contributo previsto è di 1.835.286,31 euro e sarà erogato in cinque annualità, previa verifica del rispetto degli impegni.

Il progetto riguarda un «impianto pilota» situato ad una profondità di circa 250 metri dalla superficie (l’area è quella di Tuenetto di Predaia), ambiente ideale per lo stoccaggio delle mele in ipogeo, sfruttando le proprietà isolanti della dolomia: una soluzione, tra l’altro, che permette di risparmiare il 50% di energia e di spazi superficie disponibili. L’acquisizione del know-how consente l’ulteriore estensione volumetrica delle celle ipogee, garantendo uno stoccaggio complessivo stimato in circa 50 mila tonnellate di mele. Il progetto è realizzato con la collaborazione della Fondazione Edmund Mach.

Il Consorzio Melinda si è impegnato a mantenere per le prossime 5 stagioni di commercializzazione 1.336 addetti fra contratti a tempo indeterminato, determinato e stagionali: 10 di questi ultimi saranno trasformati a tempo indeterminato. In totale i contratti a tempo indeterminato saranno 198, il Consorzio si è impegnato al loro mantenimento per le prossime 5 stagioni. Saranno inoltre ospitati, entro il 2018, 7 tirocinanti attivando lo strumento della Garanzia Giovani.

Le 9 cooperative e il Consorzio Melinda hanno assunto ulteriori impegni di radicamento sul territorio e finanziari, fra questi: mantenere le rispettive sedi legali, commerciali e produttive in Trentino per un periodo di 10 anni, versare in Trentino le imposte. Le 9 società Cooperative si sono inoltre impegnate a svolgere in Provincia di Trento attività produttiva di beni o servizi connessa alla ricerca agevolata; non cedere i risultati della ricerca, oggetto di agevolazione, per un periodo di 5 anni dal termine del progetto di ricerca; raggiungere un livello di patrimonializzazione non inferiore al 25%; offrire piena collaborazione e ogni informazione utile per il monitoraggio dei risultati ottenuti dal progetto di ricerca.

Secondo Olivi è stato realizzato «un virtuoso accordo fra l’agricoltura e la ricerca industriale. Del resto - osserva - sono ormai quattro anni che la Provincia segue da vicino il progetto sperimentale “Cime”, per la conservazione delle mele in celle frigo ipogee, tra l’altro premiato lo scorso autunno a Milano. Una novità a livello mondiale, per la capacità di sfruttare il potere isolante della roccia nella costruzione delle celle ad atmosfera controllata, che genera benefici e risparmi economici ed ambientali».

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