Disperso nei boschi di Cles La ricerca dei pompieri

di Guido Smadelli

I vigili del fuoco del distretto di Fondo saranno impegnati domenica 14 giugno in una manovra di ricerca persona. Esercitazioni collettive che spesso i volontari affrontano per affinare la professionalità, ma stavolta entra in campo l’innovazione: la ricerca sarà compiuta con l’impiego di Gps, cioè del satellitare; e grazie alle registrazioni del sistema il percorso delle varie squadre impegnate sarà rivisto al computer, per evitare che qualche area della zona da battere sia stata dimenticata, ed avere certezza che ogni angolo del territorio sia stato visionato.

Una manovra quindi tecnologico-innovativa, che si svolgerà sotto la supervisione dell’ispettore distrettuale Corrado Asson, del comandante del corpo di Cagnò Michele Paternoster, del sindaco Ivan Dalpiaz, che di interventi da pompiere se ne intende, dato che è stato comandante della locale compagnia. Le operazioni avranno inizio alle 8 del mattino, saranno impegnati circa una settantina di volontari, suddivisi in squadre da 5-6 elementi. Loro compito sarà setacciate una vasta area nei dintorni del paese, alla ricerca di indizi sparsi sul territorio; un’area che presenta varie zone assai impervie, quindi la ricerca della persona scomparsa sarà quanto mai impegnativa. Le squadre si muoveranno utilizzando un rilevatore satellitare, che registrerà tutti i loro movimenti, il luogo del ritrovamento degli indizi, e soprattutto garantirà la certezza che ogni angolo sia stato «battuto». Alle varie squadre saranno fornite precise indicazioni su come operare in caserma, punto di ritrovo; verso le undici è previsto il rientro, ed il briefing conclusivo, con analisi delle rilevazioni e verifica se nessun angolo del territorio sia stato trascurato. Le squadre opereranno in totale autonomia; date le carattistiche orografiche, un paio di loro saranno impegnate nella ricerca utilizzando dei canotti, per perlustrare le acque del bacino di Santa Giustina e soprattutto le sponde, dato che la persona scomparsa potrebbe essersi avventurata in qualche angolo a ridosso del bacino, o essere addirittura caduta in acqua.

«Questo tipo di procedura ci consente di diminuire al minimo il margine di errore», viene spiegato. «Dopo il rientro in centrale, grazie a precisi programmi informatici, il percorso compiuto da ogni squadra sarà verificato a ritroso, e sarà possibile capire se l’intero territorio oggetto della ricerca sia stato perlustrato». Perché l’obiettivo non è solamente rintracciare gli «indizi» adeguatamente posizionati, ma avere la certezza che nulla sia stato lasciato al caso, e l’intera area sia stata accuratamente setacciata, grazie all’analisi informatica che concluderà le operazioni.
La giornata di manovra si concluderà verso le 12.30 con il pranzo che sarà offerto a tutti i partecipanti al teatro-oratorio, a confezionarlo provvederanno i vigili del fuoco fuori servizio, che sia pur «dietro le quinte» proseguono il proprio operato nel mondo del volontariato cui hanno spesso dedicato decine d’anni della propria vita.

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