Grandine in val di Non si temono danni ai meleti

Il messaggio di allerta è stato divulgato dalla Provincia alle 11.30 di ieri. Neppure 12 ore dopo, pioggia e grandine hanno iniziato a cadere sul Trentino, a partire da nord. In val di Non si temono danni ai frutti. Le nubi hanno iniziato a farsi minacciose al calare della luce.

Se la maggior parte del territorio è stata interessata solo da un forte temporale, per una decina di minuti nella zona delle Quattro Ville, fra Tassullo e Nanno, e nella Predaia con Taio, è arrivata la grandine, scendendo poi a Denno, Cunevo e Don. Parlano di una «raffica di chicchi» le persone che vivono in Predaia: per 3-4 minuti non c'era pioggia ma una sorta di grandine «secca». Chicchi da un centimetro-un centimetro e mezzo grossi quasi quanto i frutti sugli alberi, che ora arrivano a misure un centimetro e sei.

La zona, tra l'altro, è fra quelle maggiormente vocate alla coltura della mela. «Questo è il periodo dei 40 giorni successivi alla fioritura dei meli, in cui c'è una grande moltiplicazione cellulare, ossia ingrandiscono velocemente» evidenzia Giorgio Gaiardelli , presidente di Codipra. Con l'oscurità non è stato possibile ieri capire quali possano essere le conseguenze. Il rischio è che le mele colpite dai chicchi crescano deformate, con ammaccature ed «imbuti», dunque non commerciabili come frutti di prima qualità. «La conta dei danni inizierà in mattinata» aggiunge Gaiardelli.

Dunque, l'evento era stato preannunciato, con un comunicato attraverso il «sistema di allerta provinciale».

Sono previste anche oggi forti precipitazioni con un brusco calo delle temperature, possibili grandinate e raffiche di vento.

(ha collaborato Andrea Bergamo)

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